“La sanità a Matera e in provincia rischia la paralisi se la giunta regionale non prenderà una decisione sulla gestione dell’Asm in vista della scadenza della gestione commissariale il 23 settembre”.
A lanciare l’allarme è il coordinatore provinciale della Cisl, Giuseppe Bollettino, che lancia un appello al presidente Bardi affinché:
“tenga conto di quanto finora svolto dal commissario straordinario e provveda con estrema urgenza a dare corso all’inter amministrativo per dare all’azienda sanitaria di Matera una direzione generale nella pienezza delle sue funzioni e in grado di affrontare e risolvere le criticità che ogni giorno vivono i cittadini a causa delle carenze del sistema organizzativo e della incapacità a gestire la complessità dei servizi sanitari.
La sanità materana, come detto nell’appello dei giorni scorsi insieme a tutte le sigle che a vario titolo vivono direttamente il sistema sanitario, si caratterizza per carenza di personale per diversi profili professionali, scarsa integrazione tra servizi sanitari e socio-sanitari, nonché per un difficile coordinamento tra ospedali, alla ricerca di una precisa identità, e territorio.
A queste criticità, da tempo elencate, ora si aggiunge la direzione generale dell’Asm su cui la giunta regionale non ha ancora preso una decisione.
Dopo otto mesi di commissariamento e con la scadenza del 23 settembre alle porte si corre il rischio di mettere in ginocchio la sanità materana e di vanificare tutto quanto fatto fino ad oggi con notevoli sforzi e sacrifici dal commissario Pulvirenti che ha profuso, sin dal suo insediamento, un impegno preciso nella direzione della conoscenza del territorio e della integrazione tra sistema sanitario e socio-sanitario, cercando di aggredire alla radice le criticità del sistema.
Senza una decisione chiara della Regione sulla governance dell’ente si determinerebbe una situazione di stallo amministrativo che si tradurrebbe a sua volta in un disservizio gestionale, organizzativo e operativo che in questo particolare momento di pandemia non ci possiamo proprio permettere, e che comunque è ingiustificabile soprattutto in ambito sanitario, in cui la questione in gioco non ha pari rispetto ad altri settori, perché riguarda la vita delle persone.
Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile per i cittadini e i loro bisogni di cura e assistenza, ma anche per l’attuale gestione commissariale.
Tra tentennamenti e ritardi voluti e perseguiti questa miope strategia mette in luce ancora una volta l’incapacità dell’esecutivo regionale di decidere”.