La scomparsa di Marchionne ha lasciato un vuoto enorme nel contesto imprenditoriale inter ed extra nazionale.
Diverse le note di cordoglio rese pubbliche in queste prime ore dall’accaduto.
Fismic:
“La Fismic di Basilicata esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sergio Marchionne, uomo di grande spessore e manager capace e illuminato che ha posto lo stabilimento Fca di San Nicola di Melfi al centro del rilancio produttivo dell’azienda in Italia e nel mondo.
Con la sua morte il mondo dell’industria automobilistica internazionale perde uno dei suoi maggiori protagonisti.
Il nostro auspicio è che chi è stato chiamato a sostituirlo nel ruolo di amministratore delegato di Fca prosegua sulla strada intrapresa da Sergio Marchionne, dando continuità al piano industriale da egli ha presentato lo scorso 1 Giugno”.
Un manager duro ma leale: è questo il ricordo di Sergio Marchionne di Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil e dipendente Fca a Melfi:
“Ho conosciuto direttamente Marchionne incontrandolo in due occasioni di confronto, in epoche diverse e su questioni diverse.
In entrambe ho avuto modo di apprezzarne le doti di lungimiranza e coraggio”.
In una nota congiunta con il segretario dei metalmeccanici lucani della Uil, Marco Lomio, Vaccaro aggiunge:
“Marchionne è stato un interprete autentico dell’evoluzione delle politiche industriali in un settore come l’automotive che di trasformazioni ne ha viste tante in pochi decenni.
Melfi, sotto la sua guida strategica, è il simbolo più evidente della trasformazione epocale avvenuta non solo nella ex Fiat, quanto nel mercato mondiale dell’auto”.
Il presidente di Confcommercio Imprese Italia Potenza, Fausto De Mare, commosso afferma:
“Marchionne, cambiando il destino della Fiat e del mercato dell’auto, è stato il pioniere dello stabilimento di Melfi che ha rappresentato e rappresenta tuttora la più grande opportunità per la crescita delle piccole e medie imprese locali e regionali dei settori servizi e commercio.
Un motivo in più per ricordare il grande contributo che il manager, figlio di emigrati, ha dato all’occupazione diretta ed indotta ed all’economia di Melfi, dell’area e dell’intera regione.
L’economia locale intorno allo stabilimento Fiat, come dimostrano gli indicatori socio-economici della città di Melfi e dei comuni più vicini, ha avuto benefici diretti ed indotti che sono destinati, a breve-medio termine, con i nuovi programmi industriali ad ulteriori sviluppi.
Con la crescita economica e dei consumi, inoltre, sempre intorno alla fabbrica di Melfi si è irrobustita la rete di vendite di auto generando altri posti di lavoro.
Per tutto questo dobbiamo profonda riconoscenza all’impegno svolto da Marchionne e siamo impegnati a darne seguito potenziando i servizi a favore di lavoratori e famiglie facendo rete tra ogni tipologia di servizio ed attività”.