“La tratta Ferrandina-Matera-La Martella deve collegarsi alla dorsale adriatica.
Il consigliere Bellettieri, il Presidente Bardi e il centrodestra scelgano da che parte stare ed escano dell’equivoco.
La politica è fatta di scelte e le dichiarazioni, soprattutto quando fatte in Consiglio regionale, sono pubbliche, ufficiali e hanno un peso.
Il consigliere Bellettieri ha dichiarato l’inutilità dell’opera e della mozione da me presentata, nonostante il suo stesso Presidente avesse sostenuto il contrario qualche minuto prima, senza però chiarire in quale direzione stia profondendo il suo impegno.
Se Bellettieri e Bardi si riferiscono alla scheda candidata nel Recovery Plan vengono i dubbi che stiamo su mondi paralleli in questa Regione, senza chiarimenti che sono invece d’obbligo.
Si chiedono risorse su una tratta mai discussa da nessuna parte che andrebbe da La Martella a Venusio, per 234 milioni di euro decisi non sappiamo da chi, che certo non può essere la soluzione a meno che non si voglia trasformare lo scartamento ridotto delle Fal in uno scartamento ordinario con cessione della tratta a Rfi”.
Lo dichiara il consigliere regionale, Luca Braia, capogruppo Italia Viva, in replica al comunicato del consigliere Bellettieri.
Prosegue:
“Se così non è allora bisogna trovare un’altra soluzione quale è l’aggancio fino a Gioia del Colle di Rfi, ma vista la reticenza a discuterne, in Consiglio dovrà essere fatta chiarezza in merito alla direzione che prende l’impegno della Regione.
Il consigliere Bellettieri rifletta prima di parlare, perché la mia posizione è chiara da almeno 6 anni, a prescindere dalle considerazioni oramai desuete e atra-abusate fatte nel 2015 da Pittella che chiarirà, se lo riterrà, in prima persona.
Il mondo da allora è andato avanti, la ferrovia Matera-Ferrandina è stata finanziata, ci sono le risorse.
Se per campagna elettorale a Ferrandina si intende una posizione che porto avanti da almeno sei anni nelle sedi istituzionali e regionali a sostegno del lavoro parlamentare della già senatrice Antezza in merito a una tratta ferroviaria che fa uscire dall’isolamento l’intera provincia materana, ricordiamo anche quanto fu estemporanea la richiesta fatta dallo stesso Bellettieri di far assurgere Potenza a città d’arte (con tutto il rispetto per le caratteristiche che comunque la città ha, ma non paragonabili per l’arte, oggettivamente né a Matera né quantomeno a Firenze.
Sono comunque certo che Nino Grasso si saprà difendere da solo e per lui parlano i tanti anni di professionalità e le capacità da tutti riconosciute.
Bellettieri si esprima chiaramente in Consiglio regionale, ci auguriamo anche a sostegno dell’istanza che non riguarda la realizzazione perché è stata già decisa e finanziata, ma quella di discutere e prendere impegni, come richiesto dall’ordine del giorno del Consiglio provinciale di Matera per il collegamento con la dorsale adriatica.
È grave, invece, quanto Bellettieri dice relativamente al fatto che questa linea non avrà utenza.
Rimane il dato oggettivo della sua dichiarazione insieme ai 365 milioni di euro che ci sono per l’opera per la quale il Governo Draghi ha anche nominato un commissario, Vera Fiorani.
È evidente che le amministrative di Ferrandina sono usate a pretesto.
Pertanto, invito nuovamente il collega Bellettieri a uscire dalle polemiche e dalle critiche, a chiarire e eventualmente chiedere scusa ai Materani e sostenere il progetto magari unendosi a noi in questa battaglia, oltre che a relazionare in Consiglio al momento della discussione della mozione, quella sarà l’occasione per tutti di chiarire ogni posizione e ufficializzare magari in una risoluzione definitiva sulla volontà di prolungamento o meno verso verso l’adriatico della tratta Ferrandina-Matera su ferrovia nazionale”.