Con l’acqua alla gola anche la Provincia di Matera che per via dei tagli apportati alle risorse è sempre più impossibilitata a garantire i servizi pubblici di sua competenza come strade e scuole.
Negli ultimi mesi anche le province lucane si sono mobilitate chiedendo, in più occasioni aiuto al governo e incontrando addirittura il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Le Segreterie Regionali della Basilicata di FP CGIL, CISL Fp e UIL FPL hanno fatto sapere:
“I dipendenti delle Province di Potenza e Matera sono pronti a protestare e sostenere la manifestazione nazionale del 6 ottobre, astenendosi dal lavoro e con presidi davanti le Prefetture.
La loro protesta è connotata da un alto senso di responsabilità poiché, per la scarsezza di risorse economiche, sono impossibilitati a garantire i servizi di loro competenza nell’ambito dell’edilizia scolastica, della viabilità provinciale e dell’ambiente.
Poiché lo svuotamento finanziario delle Province, le quali sono impossibilitate ad approvare i Bilanci, sta determinando effetti devastanti sul versante dei servizi pubblici, insieme ai lavoratori sono chiamati a protestare anche i Sindaci dei Comuni della Basilicata, i cittadini stessi, dovendosi levare un coro unanime di proteste contro il Governo Nazionale che ha tagliato drasticamente i trasferimenti alle Province.
Da annotare, poi, che a livello Nazionale quelle maggiormente penalizzate sono risultate le Province di Matera e Potenza, particolarmente impossibilitate a provvedere alla manutenzione degli edifici scolastici e delle migliaia di chilometri delle strade provinciali, fortemente interessate dal dissesto idrogeologico del territorio.
Le istanze dei lavoratori, dunque, poste alla base dello sciopero del 6 ottobre prossimo, meritano la massima condivisione della popolazione lucana che deve sensibilizzare le Istituzioni tutte, a partire dal Governo Nazionale e di quello Regionale.
In conclusione, le Segreterie Regionale di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL di Basilicata chiamano ad un patto di alleanza tutti i Sindaci e i cittadini lucani con i lavoratori delle Province, costretti addirittura a scioperare, con decurtazioni del loro salario per gridare la difesa del diritto universale ad ottenere i servizi di competenza delle Province, l’Ente intermedio di maggiore valenza sociale”.