Ok del Senato al disegno di legge delega sull’’assegno unico per i figli.
Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, con 227 sì, nessun no e 4 astenuti.
Soddisfatta la Ministra della Famiglia Elena Bonetti (IV) che ha sottolineato come si tratti di un:
“primo passo di una riforma storica. E’ un provvedimento importante perché inizia un tempo nuovo, del futuro, della ripartenza.
Confermo a nome del governo l’impegno di dare seguito alla delega attuando l’assegno entro il termine del primo di luglio come previsto”.
Ecco a chi spetta e i requisiti necessari per accedere alla misura prevista dal Governo.
L’assegno è universale andrà a tutte le famiglie con figli con:
- una quota base minima e una quota variabile modulata sulla condizione economica del nucleo familiare, sulla base dell’ISEE.
L’importo previsto va da un minimo di 40 euro mensili in quota fissa a 250 euro per chi è sotto la quota ISEE di 13mila euro di reddito, per i figli da 0 a 18 anni, aumentati del 20% per i figli successivi al primo. Gli importi si dimezzano per i figli ancora a carico dai 18 ai 21 anni.
- La durata dell’assegno fino a 21 anni, se il figlio sarà ancora a carico; possibile la corresponsione dell’importo direttamente al figlio maggiorenne se studia fuori sede per favorirne l’autonomia.
- L’assegno non influisce sul calcolo delle prestazioni sociali agevolate, dei trattamenti assistenziali, del Reddito di cittadinanza (RdC).
- Per i minorenni, l’assegno è riconosciuto per ciascun figlio a carico ed è corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età, è inoltre maggiorato per i figli successivi al secondo.
- Dai diciotto ai ventuno anni, sempre per i figli a carico, l’assegno sarà corrisposto con importo inferiore a quello per i minorenni, ma solo in presenza di determinate condizioni (percorsi di formazione scolastica, universitaria o professionale, tirocini o percorsi lavorativi a basso reddito, disoccupazione, servizio civile universale).
- Per quanto riguarda i figli con disabilità, l’assegno viene maggiorato in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento, con maggiorazione graduata secondo le classificazioni di condizione di disabilità. L’assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età.
- La legge di bilancio 2021 ha previsto l’inizio dell’erogazione dell’assegno Unico da luglio 2021.