“Le chiamate dei call center si possono bloccare: ecco come”. La proposta

Se nel 2019 è stato introdotto in Italia, anche per la telefonia mobile, il “Registro pubblico delle opposizioni” contro le chiamate indesiderate dei call center, la misura non è riuscita a ridurre drasticamente il fenomeno del cosiddetto telemarketing selvaggio.

Oggi, ad esempio, come riporta today iscriversi al registro non garantisce una protezione totale dalle chiamate commerciali considerate “legittime”, come quelle effettuate dai call center attingendo da elenchi pubblici.

Inoltre, molti utenti forniscono inconsapevolmente l’autorizzazione alle aziende per essere contattati a fini commerciali, aggravando il problema.

Il risultato? Una vera e propria valanga di telefonate.

Secondo un sondaggio realizzato dall’azienda NordVPN, specializzata in sicurezza informatica, ogni italiano riceve in media 1,8 chiamate indesiderate al giorno. E il trend non accenna a diminuire.

“Incrociando i dati disponibili e fatte le debite proporzioni, possiamo affermare che in Italia, dove sono attive oltre 110 milioni di schede SIM voce che ricevono in media quasi due chiamate al giorno dai call center, il telemarketing selvaggio sia ormai insostenibile.

Si tratta di numeri esorbitanti che non solo disturbano i consumatori, ma spesso danno origine a truffe e raggiri. È altrettanto evidente che, in questa situazione, il Registro delle opposizioni, anche con le modifiche introdotte di recente, non possa essere efficace.

Per arginare questo flagello abbiamo presentato due emendamenti al Decreto Bollette“, dichiarano i capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Attività Produttive, Marco Simiani e Vinicio Peluffo, in merito al provvedimento in discussione oggi, mercoledì 26 marzo, a Montecitorio.

Le proposte dei dem sono essenzialmente due.

La prima prevede l‘obbligo per gli operatori e le imprese di far apparire sul display del telefono un’indicazione chiara che segnali all’utente l’arrivo di una chiamata di natura commerciale.

Il secondo emendamento stabilisce invece che tutte le chiamate di telemarketing debbano essere associate a un prefisso unico, facilmente riconoscibile.

Quest’ultima misura era già stata prevista dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che nel 2018 aveva introdotto il prefisso 0844 per identificare le chiamate commerciali. Tuttavia, la norma prevedeva numerose deroghe e, di fatto, non è mai stata applicata, soprattutto dagli operatori illegittimi.

Il problema principale resta sempre l’applicazione delle normative in un settore che somiglia sempre più a un far west. Anche la proposta dem si muove in questa direzione, ma la vera sfida sarà, in caso di approvazione, garantire il rispetto delle eventuali nuove regole. Un compito sempre più difficile.