Così il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva:
“Ricorderemo il 16 luglio 2021 come un’altra tappa fondamentale per il destino del prolungamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera verso la dorsale adriatica.
Ho voluto promuovere un incontro con questo focus, come Gruppo Italia Viva, con la già senatrice Maria Antezza e l’Associazione Ferrovia Nazionale Ferrandina Matera, invitando le rappresentanze di tutto il mondo associativo e imprenditoriale sia provinciale che regionale, oltre che i sindacati, presso la sala del consiglio della Provincia di Matera rappresentato dal Presidente Piero Marrese.
Con l’obiettivo di informare riguardo le ultime novità relative al programma dei lavori della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera La Martella, la cui fine realizzazione è fissata al 2026 e condividere analisi e motivazioni sulla necessità di rappresentare anche come ‘mondo del lavoro’, sia al governo regionale che nazionale, la necessità assoluta di procedere a individuare, finanziare e realizzare la soluzione ideale per connettere la linea ferroviaria alla rete ferroviaria nazionale, con connessione diretta alla dorsale adriatica.
Un documento congiunto a firma dei partecipanti, nei prossimi giorni, sarà inviato al Governo regionale, nazionale e alla stampa.
Entro settembre organizzeremo, inoltre, un incontro al quale saranno invitati i rappresentanti del governo nazionale a partire dal vice Ministro Teresa Bellanova che ha la delega al coordinamento dei commissari individuati per la realizzazione delle opere ferroviarie, compreso la Ferrandina-Matera-La Martella, i rappresentanti del Governo e del Consiglio regionale, i parlamentari, l’AD di RFI Vera Fiorani, i sindaci a partire da quelli della provincia di Matera, per verificare e fare il punto sull’avanzamento delle azioni legate al completamento della tratta ferroviaria e del suo collegamento alla dorsale adriatica, oltre che del rispetto delle decisioni politiche che la Regione Basilicata ha determinato, approvando la risoluzione.
Coinvolgeremo la comunità attraverso strumenti come la raccolta firme sul territorio e altre iniziative.
Dell’incontro sono stati informati e invitati i consiglieri regionali di Matera.
Hanno partecipato, oltre al sottoscritto e alla Antezza, Nicola Pavese, Lorenzo Rota, Giovanni Caserta per l’Associazione nazionale Ferrandina Matera, Gianni Perrino, consigliere regionale M5S, Piero Marrese Presidente della Provincia di Matera. Per Confindustria presente il vice presidente Antonio Braia, per Confapi Francesco Calbi, per Confimi il presidente Nicola Fontanarosa, per CNA il presidente Leo Montemurro, per Confesercenti il presidente Angela Martino, per la Camere di Commercio di Basilicata il Presidente Michele Somma, per Confartigianato Rosa Gentile, per la CGIL Eustachio Nicoletti, per la CISL Giuseppe Bollettino e per la UIL Bruno Di Cuia. Ringrazio tutti per la qualificata presenza.
Abbiamo, con Maria Antezza e Nicola Pavese, ripercorso le tappe principali della storia del raccordo ferroviario Ferrandina-Matera La Martella, dalle battaglie di sensibilizzazione a quelle politiche, in Parlamento oltre che in Consiglio regionale con l’approvazione della ultima risoluzione.
Nel 2016 l’opera è stata rifinanziata di 210 milioni di euro, in legge di bilancio, con emendamento Antezza e oggi, come è noto, è tra quelle che il Governo ha inserito come strategiche per il rafforzamento della rete ferroviaria nazionale.
Abbiamo, inoltre, aggiornato tutti degli esiti degli incontri che abbiamo effettuato presso il MIT in presenza del Vice Ministro Teresa Bellanova, anche con l’AD di RFI Vera Fiorani nominata commissaria per la realizzazione dell’opera. Il mondo delle imprese, quello datoriale e sindacale, riunito per la prima volta insieme sul tema, ha preso atto e condiviso i contenuti della risoluzione approvata dal Consiglio regionale della Basilicata il 30 giugno 2021 con la quale il Governo regionale si impegna a modificare il Piano regionale dei trasporti 2016-2026 affinché includa l’opera per altro già finanziata e a formalizzare in una apposita scheda del Recovery Plan Basilicata la prosecuzione della tratta Ferrandina-Matera per l’Asse ferroviario Adriatico Bari-Taranto.
Dall’incontro è emersa la necessità di mettere in campo una serie di iniziative a sostegno dell’obiettivo da raggiungere, quello del collegamento con la dorsale adriatica.
In primis sarà ratificato e inviato un documento di sintesi dell’incontro e della comune posizione, sottoscritto da tutti i partecipanti, al Governo regionale e nazionale, oltre che ai rispettivi organismi nazionali delle associazioni rappresentate.
Le infrastrutture sono il prerequisito economico per lo sviluppo della Basilicata e per candidarsi a essere vera e propria regione cerniera.
Solo con la ferrovia si può uscire dall’isolamento e contestualmente rivendicare un ruolo centrale.
Siamo tutti convinti che questa connessione trasversale ferroviaria unirebbe senza soluzione di continuità la dorsale tirrenica con quella adriatica e renderebbe competitive, e quindi attrattive per investimenti produttivi, le aree industriali in primis della Val Basento, di Iesce e di La Martella con chiari risvolti occupazionali.
Soddisfatto e orgoglioso sia per aver riunito verso un unico obiettivo e su un’unica posizione, insieme ai compagni di viaggio di questa battaglia Antezza e l’Associazione, tutta la politica rappresentativa del Consiglio provinciale e regionale, da destra a sinistra, e di essere riuscito, con lo stesso intento, anche a coinvolgere l’intera rappresentanza del sistema delle imprese regionale.
Coloro che sul tema della ‘logistica delle merci’ sono la voce più autorevole e che rivendicano, data la forza economica e occupazionale che generano e rappresentano, chiedono la definitiva uscita dall’isolamento da cui Matera e la sua provincia sono confinate da oltre un secolo. Ora o mai più, oggi che l’intero sistema Basilicata è unito e compatto, possiamo ufficializzare la richiesta di studiare la soluzione migliore possibile, per connetterci alla dorsale adriatica, che sia via Bari al posto delle FAL, via Gioia del Colle o via Gravina Spinazzola che sono le tre opzioni che RFI si è impegnato a verificare, alla nostra comunità interessa entrare, senza se e senza ma, direttamente sulla rete ferroviaria nazionale senza limitazione alcuna per le persone e per le merci.
Lo sviluppo dell’intera Basilicata si genera anche così”.