Sbaglia chi dice che con il diabete tipo 1 non si può fare sport, non si può vivere una vita normale e perché no, anche diventare famosi.
Proprio ieri il nostro amico Lino è entrato nella scuola più famosa d’Italia per fare visita a Luigi, concorrente del talent show “Amici” di Maria De Filippi, che aveva raccontato nelle scorse settimane di convivere con il diabete tipo 1 dall’età di 16 anni.
Lino è un progetto di AGD Italia, Coordinamento tra le Associazioni italiane Giovani con Diabete, nato dal desiderio di integrare gli strumenti di educazione sanitaria.
L’orsacchiotto Lino, il morbido peluche non è infatti solo un gioco, ma è dotato di fasce colorate a tinte vivaci su alcune parti del corpo affinché i bambini imparino con leggerezza dove praticare l’iniezione di insulina.
Lino e il libro con la sua storia, solitamente vengono regalati al momento dell’esordio da volontari sul territorio, alle famiglie che vengono travolte improvvisamente da una situazione dolorosa e stressante, un aiuto nel non sempre facile percorso di accettazione della malattia.
Il dolore e lo smarrimento dell’esordio, l’accettazione della patologia, poi la conta dei carboidrati per effettuare l’insulina e tutte le montagne russe dei valori sballati: c’è tutto questo nella lettera che Lino scrive al cantante Luigi, che con non pochi sacrifici sta inseguendo il suo sogno che lo ha portato ad essere tra i finalisti del talent in onda su Canale 5.
Una speciale sorpresa andata in onda nella fascia pomeridiana del programma, seguitissimo dalle giovani generazioni e dalle famiglie, molte delle quali condividono le stesse paure e preoccupazioni derivanti dal diabete tipo 1, una malattia autoimmune, che colpisce quasi esclusivamente bambini e adolescenti.
Il diabete di tipo 1 non si sceglie ma arriva, non si sa quale sia il motivo e per il momento c’è una terapia che non rappresenta tuttavia una vera e propria cura definitiva.
Il peluche di Lino è arrivato a Luigi grazie ad Elisa Calzetti, del Coordinamento di AGD Italia, che ha avuto modo di parlare poi con il concorrente.
Elisa Calzetti ha affermato:
“Ci faceva piacere che Lino potesse accompagnare Luigi in questa finale e nei suoi futuri successi.
L’idea è stata condivisa da tutte le associazioni affiliate ad AGD Italia durante la scorsa assemblea a Livorno, dopo essere stati colpiti dal modo in cui Luigi parlava della sua malattia ai suoi compagni, davanti alle telecamere, con leggerezza e determinazione, ma anche con tanto garbo.
Far passare questi importanti messaggi in televisione e in particolare in trasmissioni seguite dai più giovani, aiuta da un lato a sensibilizzare verso il problema, dall’altro a sentirsi meno soli.
Trattenere le emozioni non è mai facile, ma Lino è un amico coraggioso che potrà accompagnare Luigi nei suoi viaggi e tutti i bambini e ragazzi che come lui dovranno convivere con il diabete tipo 1 per tutta la vita.
In Italia, sono quasi 23mila i ragazzi affetti da diabete tipo 1 e Luigi è l’esempio che anche con il diabete tipo 1 si possono rincorrere i propri sogni”.
Anche in Basilicata è presente un’associazione affiliata ad AGD Italia, che ha espresso grande soddisfazione per la consegna di Lino nella scuola di Amici, un forte segnale di sensibilizzazione e informazione sulla patologia, ancora oggi poco conosciuta.
Queste le parole di Angela Possidente, Presidente dell’Associazione di Genitori e di Giovani Diabetici della Basilicata:
“È stato un modo per raggiungere una fascia d’età, gli adolescenti, spesso difficile da coinvolgere nelle attività associative.
Aver consegnato il peluche Lino a Luigi è per noi motivo di successo, auspichiamo che si possa così invogliare e motivare i giovani con diabete a non scoraggiarsi e portare avanti i loro sogni, coltivare le proprie ambizioni, nella speranza che tutti possano trovare la forza di affrontare con coraggio e responsabilità questa patologia”.
Ecco le foto.