L’era dei veicoli elettrici è sempre più vicina, con l’Europa che sembra intenzionata a tirare dritto con la sua tabella di marca forzata per fare sì che a partire dal 2035 nel mercato continentale ci siano solo veicoli ecologici.
Come racconta today “un ulteriore passo è stato compito il 4 Ottobre dall’Unione europea che ha approvato i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi, una mossa pensata per proteggere il mercato interno, ma che avrà l’inevitabile conseguenza di un aumento dei costi, anche per le auto occidentali prodotte nel gigante asiatico.
E che potrebbe scatenare una guerra commerciale.
Gli aumenti connessi ai nuovi dazi doganali variano dal 7,8 per cento applicato alle autovetture prodotte da Tesla, al 35,3 per cento delle aziende cinesi che saranno più colpite e, visto che queste tariffe si aggiungono al dazio standard del 10% già previsto, questo significa che i costi in alcuni casi aumenteranno del 45 per cento.
E aumenteranno soprattutto i prezzi delle auto di un settore del mercato che, finora, le case automobilistiche europee hanno trascurato: quello delle utilitarie, le auto cioè che si può permettere anche la classe lavoratrice e operaia.
A suo avviso i dazi devono quindi servire a rallentare nel breve periodo l’enorme afflusso di veicoli prodotti nel gigante asiatico.
Secondo i dati della Commissione le immatricolazioni di veicoli elettrici costruiti in Cina sono passate dal 3,5% del mercato Ue nel 2020 al 27,2% nel secondo trimestre del 2024 e i marchi cinesi dall’1,9% al 14,1%.
E queste cifre possono solo aumentare, basti pensare che la capacità di produzione residua di Pechino, di 3 milioni di veicoli elettrici all’anno che devono essere esportati, è pari al doppio delle dimensioni dell’intero mercato Ue”.