Raggiunto l’accordo di maggioranza su alcuni provvedimenti, dopo il vertice convocato negli scorsi giorni.
Ecco quanto emerge dall’ultima riunione di Governo:
- a partire da Luglio saranno incrementati i controlli sul prelievo dei contanti e sull’attività dei commercianti che non utilizzano il Pos;
- il carcere agli evasori, inserito nel decreto fiscale, andrà in vigore al momento della conversione in legge del decreto.
Secondo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sono previste pene “da 4 a 8 anni partendo da una somma evasa da 100mila euro”;
- per incentivare l’uso della moneta elettronica, a Gennaio, arriverà il superbonus ‘della Befana’, con valore retroattivo a partire dalle spese di Luglio 2020 per i comparti a maggiore rischio evasione:
– parrucchieri ed estetista;
– officine ed elettrauto;
– elettricisti e idraulici;
– ristoranti.
- Le risorse a disposizione restano 3 miliardi, che metteranno a disposizione bonus tra i 300 e i 500 euro che varieranno al mutare della platea di beneficiari: l’ipotesi è che si raddoppi l’uso, passando dagli attuali 6-7 milioni di utenti a 15 milioni.
Così Franceschini, capodelegazione del Pd al governo:
“L’intesa sull’inasprimento delle norme per i grandi evasori adempie al punto 16 del programma di governo e rientra nella strategia di lotta all’evasione centrale per il governo.
Il fatto poi che nel decreto fiscale sia previsto che le norme entreranno in vigore non subito ma soltanto al momento della conversione, garantisce il Parlamento sulla possibilità di approfondirne tutti gli effetti e conseguenze”.
Soddisfatto dell’accordo il ministro degli Esteri, Di Maio:
“Il carcere ai grandi evasori entra nel decreto fiscale, come aveva chiesto con forza il M5S.
E anche la confisca per sproporzione.
Ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento.
D’ora in avanti chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà finalmente punito con il carcere.
Colpiamo i pesci grossi”.