Margherita Cassano, 65 anni, è il nuovo presidente aggiunto della Cassazione.
A nominarla è stato il plenum del Csm, riunito a Palazzo dei Marescialli, approvando la delibera proposta all’unanimità dalla Commissione direttivi.
È la prima volta che una donna magistrato raggiunge un ruolo ai vertici della Suprema Corte.
Presidente della Corte d’Appello di Firenze dal 2015, è toscana ma lucana d’origine.
Suo padre, Pietro Cassano, nato a San Mauro Forte, in provincia di Matera, era a sua volta magistrato e si è occupato di terrorismo rosso e nero a Firenze.
Cassano è entrata in magistratura nel 1980.
Addetta al settore penale, dal 1981 al 1998 è stata pm a Firenze, dove si è occupata di importanti indagini su associazioni di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti.
La neo presidente aggiunta della Cassazione ha fatto parte, oltre che delle sezioni unite, della prima sezione penale, dove è stata relatrice della sentenza di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa dell’ex senatore di Fi Marcello Dell’Utri.
Dal gennaio 2016 a oggi, infine, Cassano ha presieduto la Corte d’appello di Firenze, dove negli ultimi anni sono stati discussi processi di grande rilievo nazionale, come quelli sulla Costa Concordia, sulla strage di Viareggio, su Banca Etruria e sul crac del Credito cooperativo fiorentino che vede tra gli imputati l’ex senatore Denis Verdini.