In una nota indirizzata all’Assessore alla Salute Franconi, al Direttore generale del Dipartimento Salute Pafundi, al Commissario ASP Chiarelli e al Direttore del DEU Colarusso, e diffusa a firma di Raffaele Pisani della Segretaria regionale UIL FPL si legge:
“In vista dell’evento che vedrà, nell’anno 2019, la città di Matera insignita del titolo di ‘Capitale europea della Cultura’ la UIL FPL ritiene urgente e inderogabile la necessità di dotare la Città di una ulteriore Postazione territoriale di Soccorso (PTS) 118.
Ormai le accresciute presenze turistiche, tutt’ora in forte evoluzione, che affollano la città, in particolar modo il centro storico e il crescente aumento delle attività turistico-ricettive necessitano di adeguare la risposta sanitaria al bisogno di salute in crescente aumento.
Nei gironi scorsi si è discusso del potenziamento della stazione dei Carabinieri di Matera e degli organici nonché dell’organizzazione logistica dei Vigili del Fuoco.
Insomma anche il 118 deve iniziare a pensare a come muoversi per un appuntamento importante e impegnativo come ‘Matera 2019’.
In considerazione di ciò le attuali due Postazioni territoriali di Soccorso del materano non permettono di garantire sufficientemente i soccorsi e la conseguente tutela per i cittadini in ambito comunale.
Tale condizione si esacerba nelle occasioni quali: la festa patronale, eventi culturali, presenza di personalità di caratura nazionale e internazionale.
E’ proprio in queste molteplici occasioni, aggravate anche dalla necessità di garantire i trasferimenti secondari dei pazienti dell’Ospedale Madonna delle Grazie, oltre ai soccorsi ordinari a residenti e turisti, che il dispositivo di soccorso viene messo a dura prova e per fornire una risposta ottimale alla cittadinanza, si deve costantemente ricorrere all’impiego di autoambulanze provenienti dalla provincia a danno di lavoratori e abitanti dei Comuni circostanti.
A sostegno quindi di questo drammatico quadro, la UIL FPL chiede di istituire un’ambulanza aggiuntiva nella Città di Matera e quindi al momento di adottando il modello organizzativo, attualmente in fase sperimentale, attivo nella Città di Potenza che oggi può appunto contare su una terza ambulanza denominata ‘Eco One’.
L’auspicio è che questo ‘grido d’allarme’ venga preso in seria considerazione e trovi una rapida e positiva risoluzione”.