Il sindaco di Garaguso (MT), Francesco Auletta, ha partecipato martedì pomeriggio ad una riunione presso la sede della Provincia di Matera che ha visto la presenza:
- del Presidente della Provincia, Piero Marrese;
- del parroco della Madonna di Pompei, Don Nicola Urgo;
- dei sindaci di: Salandra (MT), Tricarico (MT), Ferrandina (MT), Accettura (MT), San Mauro Forte (MT) e Grassano (MT).
Al centro dell’incontro le potenzialità e del ruolo dell’Istituto Professionale per L’Agricoltura dello scalo di Garaguso.
A promuovere l’incontro, il dirigente scolastico Lorenzo Santandrea che insieme ad alcuni docenti dell’Istituto, presenti al tavolo tecnico, hanno posto tra gli obiettivi quelli di coinvolgere tutti in un progetto comune e dare centralità allo scalo con la collaborazione della scuola come parte integrante della vita delle comunità.
Un nuovo modo di fare scuola e cercare di “sfruttare” al massimo le potenzialità che l’offerta formativa può sviluppare dove gli alunni diventano protagonisti dello sviluppo innovativo attraverso il biologico.
Auletta ha spiegato:
“Il comune di Garaguso è ben lieto di poter mettere a disposizione il proprio patrimonio boschivo finalizzato alla crescita e sviluppo di idee e progetti dove ogni comune potrà essere protagonista di una svolta per un futuro che ci vedrà uniti.
Sono contento di aver sollecitato questo incontro e finalmente si respira un aria diversa dove non solo amministrazioni, ma Chiesa e scuola iniziano a ragionare all’unisono in termini di comprensorio, che sono certo darà più forza e voce prima nel materano e alla sua Provincia, per poi arrivare ai tavoli della Regione, che in questi ultimi anni pone il suo sguardo verso altri versanti.
Per fare ciò, credo sia necessario anche uno sforzo maggiore in termini di attenzione a problemi più generali, non si può immaginare che l’Istituto possa essere attrattivo se ci sono strade in pessime condizioni e che scoraggiano gli alunni per le difficoltà del viaggio.
Va rivisto il piano trasporti pubblico Regionale adeguandolo alle nuove esigenze.
Ancora la struttura scolastica necessita maggiore attenzione da parte dell’Ente Provincia e, il mio auspico è quello che si possa realizzare il convitto per estendere il bacino di utenza e dare la possibilità anche a paesi più lontani dallo scalo di poter usufruire della nuova offerta formativa che si vuole mettere in campo.
Ripensare infine al patrimonio della scuola e come rilanciare, ad esempio, l’azienda il “Il Casone” di Calle.
Lo scalo di Garaguso-Grassano-Tricarico ha una zona P.I.P. e fu pensata all’epoca non solo per opifici industriali o artigianali, ma per trasformare i prodotti della terra rivenienti dalle coltivazioni dei Giardini di Grassano, ed è proprio qui che l’Istituto per le Professioni Agrarie trova la sua giusta collocazione e potrebbe diventare un solido sostegno per gli alunni non soltanto per il percorso scolastico-didattico ma la reale possibilità di un inserimento lavorativo alla fine del quinquennio considerando che i paesi del comprensorio sono a vocazione agricola”.
Nelle conclusioni il presidente Marrese ha così commentato:
“Appena insediato nel mio ruolo di Presidente e, braccato dal sindaco di Garaguso, ricordo che la prima scuola che visitai fu proprio quella dello scalo e riuscimmo ad inserire un finanziamento per un primo intervento.
Condivido le preoccupazioni dei sindaci sullo stato di manutenzione delle strade provinciali, ma la difficoltà di poter intervenire celermente persiste nell’assenza di trasferimenti da parte dello Stato.
Ora con il PNR auspichiamo che ci siano margini maggiori per le Provincie e di poter ricevere finanziamenti per i tanti progetti che sono certo daranno quel rilancio che tutti chiedono.
Per ora posso dire che siamo nella fase finale della documentazione per appaltare i lavori della Cavonica per cinque milioni di euro.
Infine non posso che non accettare la sfida e dare piena disponibilità per costruire insieme un nuovo futuro per i nostri ragazzi”.