Gli Agenti della Polizia di Stato della Questura di Matera, a seguito di una serrata indagine, hanno tratto in arresto il cittadino romeno B.G.I., trentunenne nato in Romania ma residente a Matera da oltre dieci anni, con precedenti di polizia, perché responsabile dei reati di tentato omicidio aggravato e porto illegale di arma da taglio.
L’arresto è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria.
Nella serata di domenica scorsa 15 settembre, l’uomo ha ferito gravemente il cognato, suo connazionale, con un coltello di grosse dimensioni, procurandogli “un foro penetrante al torace, una lesione lacerocontusiva del polmone, la frattura della quinta costa e la lacerazione della cupola epatica”, per le quali ha dovuto essere trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Potenza con prognosi riservata.
Alla cattura dell’uomo si è giunti dopo aver ricostruito meticolosamente l’accaduto, a partire dal primo pomeriggio di domenica, quando il soggetto consumava un pranzo insieme alla vittima e ad altri connazionali, al lago di San Giuliano, sito a pochi chilometri da Matera.
Per il pranzo era stato allestito un barbecue per il quale la vittima dell’aggressione, un romeno venticinquenne, avrebbe speso la somma di cinquanta euro per l’acquisto della carne, chiedendone la metà al cognato, che però si è rifiutato di dargli il danaro.
Di ciò è nato un diverbio che, una volta tornati a Matera, è sfociato in una violenta lite con scambio di pugni e calci in prossimità della rotatoria sita tra queste via Annunziatella e via Fratelli Rosselli.
Dopo la colluttazione, il soggetto poi arrestato si è allontanato per poi tornare in loco armato di coltello.
Quindi nasceva una nuovo violento diverbio e un inseguimento a piedi lungo via Gattini, dove l’aggressore raggiungeva la vittima sferrandole un fendente che la colpiva gravemente procurandole un’importante perdita di sangue.
Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire tutta la vicenda con l’acquisizione di rilevanti indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato, suffragati anche dal rinvenimento del coltello ancora sporco di sangue poi sequestrato per gli accertamenti della Polizia Scientifica.
L’uomo è stato trasferito nel carcere materano a disposizione dell’Autorità giudiziaria.