Matera, alloggi sociali a canone moderato in questa zona: ecco il progetto

Di seguito l’intervento della consigliera Mimma Carlucci, del 30 Novembre, in consiglio comunale:

“Siamo stati chiamati ad esprimere l’interesse pubblico alla realizzazione di 6 alloggi sociali a canone moderato anche per utilizzo temporaneo in Via G. Fortunato che andrebbero ad incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali, e la realizzazione di locali da destinare ad attività assistenziali socio-educative.

Il tutto in un quartiere della nostra città che per decenni non è stato oggetto di alcun intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana.

La “valenza del progetto da un punto di vista tecnico” è stata spiegata dal dirigente del settore Ing. Tonino Demarco ma proverò a soffermarmi sull’aspetto politico e di prospettiva per motivare la soddisfazione rispetto all’intervento che, dobbiamo dirlo, ha subito un netto miglioramento grazie alle osservazioni e alle linee di indirizzo che questa Amministrazione ha formulato all’ATER anche dopo aver accolto ed ascoltato le associazioni spontanee di residenti audite in commissione.

Grazie alle nostre osservazioni siamo riusciti a migliorare il progetto iniziale perseguendo uno dei cardini dell’impegno politico della nostra missione orientata al miglioramento della qualità della vita delle fasce più disagiate come abbiamo sempre detto in campagna elettorale.

Operiamo quindi nel solco di voler incrementare la disponibilità abitativa per soggetti fragili… un passo alla volta.

Disponibilità che in questo caso si realizza in un quartiere che Bene conosce le politiche di inclusione sociale vista la sua storia e i grandi progetti di inclusione sociale già in essere, si pensi ad esempio alla grande opera umanitaria messa in piedi dal parroco don Angelo e dalle Vincenziane che aiutano silenziosamente e senza le luci dei riflettori gli ultimi, i fragili appunto, proprio lì, in quel quartiere storico.

E non abbiamo alcun dubbio nemmeno sul fatto che la centralità della zona sia un valore aggiunto per favorire quella coesione sociale e non un punto di debolezza.

L’esistenza poi di locali da destinare ad attività assistenziali socio- educative devono essere visti come un punto di partenza, un punto di riferimento per valorizzare e potenziare tale processo di inclusione.

Attraverso questo piccolo ma significativo intervento si intende quindi incentivare percorsi di coesione, attività di aggregazione tra cittadini, rigenerazione e uso positivo di spazi anche area verde…così come previsto da progetto, che renderanno possibile una gestione utile e positiva dei luoghi del rione a fini sociali, ricreativi, culturali e comunitari.

E’ un progetto di respiro…ampio … e che sottende un ventaglio di risposte alla idea di città che questa Amministrazione intende costruire.

Persegue come obiettivo:

  • l’inclusione sociale;
  • aumenta l’offerta di edilizia residenziale pubblica che certamente non risolve il GRANDE problema…ma di questo ne siamo consapevoli, ma è un tassello!;
  • riqualifica una area urbana lasciata per 60 anni nell’isolamento;
  • non prevede consumo di nuovo suolo da edificare;
  • rigenera e potenzia aree destinate a verde pubblico;
  • rispetta lo strumento urbanistico vigente: il R.U. approvato.

Non stiamo discutendo di terzi piani con vista sassi o di varianti urbanistiche per la costruzione di quartieri ghetto per gente disagiata; non stiamo parlando di trovare un modo qualunque per non perdere un finanziamento; non stiamo cercando o perseguendo il consenso dei cittadini ascoltando la voce dei social network.

Sappiamo bene che qualsiasi pietra, costruzione, rigenerazione, intervento strutturale si voglia porre in essere ci sarà sempre qualcuno pronto a sollevare il dito contro, spinto dalle più disparate motivazioni, legittime o meno, non spetta a noi dirlo.

Abbiamo però un compito e una responsabilità consegnataci dai cittadini ed è quella di tracciare una traiettoria e seguire un percorso politico amministrativo che permetta di utilizzare i soldi dei cittadini, pochi o molti che siano, e sfruttare ogni singola occasione per non lasciare nessuno indietro, per migliorare la qualità della vita della nostra comunità, per provare a recuperare un senso di accoglienza e inclusione che questo modello di società egoista ed egocentrico sta cancellando dai nostri orizzonti.

Queste sono le motivazioni per cui, per noi, esprimere parere favorevole all’interesse pubblico del progetto in Via G. Fortunato è una scelta consapevole e motivata“.