Rethinking Talent, una maratona progettuale di prototipazione, della durata di 4 giorni ha visto coinvolti 40 studenti al loro IV anno (provenienti da 10 differenti Istituti e 10 docenti di varie materie), insieme per promuovere le discipline scientifico tecnologiche (cosiddette STEM), e dare prova di nuove modalità di apprendimento.
La conclusione della maratona, ha visto i docenti impegnati a preparare un’unità di apprendimento da rivedere, al rientro,con i propri alunni.
Il progetto finanziato dal MIUR mediante il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) insieme alla partecipazione dell’Istituto Superiore “Don Milani” di Tradate, ha visto la LIUC – Università Cattaneo “fare scuola” a studenti e docenti delle Superiori provenienti da tutta Italia.
Così spiega Emanuele Marcora, referente del progetto, dell’Istituto “Don Milani”:
“Si è trattato di un’iniziativa di educazione all’imprenditorialità, alla quale hanno partecipato le prime 10 scuole che hanno risposto all’avviso lanciato a livello nazionale, esperienze di questo genere sono fondamentali perché attivano energie straordinarie dei ragazzi, fondamentali per costruire competenze che rispondono alle esigenze della società della conoscenza.
I ragazzi hanno lavorato con passione e rigore, calati nella sfida, “sul pezzo” in ogni momento”.
Tecnici e collaboratori LIUC, che hanno guidato la maratona, si sono rivolti ai ragazzi attraverso una didattica attiva.
L’obbiettivo spronarli a sviluppare una nuova idea di business a garanzia di un nuovo prototipo di prodotto.
Queste le fasi salienti:
- lavoro in team;
- predisposizione di un business plan;
- utilizzo di big data, public speaking.
Infine, nel laboratorio i-FAB della LIUC (dove è possibile sperimentare i vantaggi delle tecnologie digitali all’interno dei processi produttivi) i ragazzi hanno imparato come si prepara il file di un disegno tecnico ai fini di una progettazion e 3D.
Tra i docenti di Scienze, le testimonianze di due colleghi, una della Basilicata e l’altra del Veneto.
Questo il commento di Luigi Parentini, dell’Istituto “Duni – Levi” di Matera (che raccoglie Liceo Classico e Artistico):
“Le metodologie didattiche utilizzate sono valide perché integrano diverse competenze.
Durante questa settimana ho visto e capito la validità di un certo modo di lavorare per i ragazzi che non mi aspettavo potessero entrare in gioco così direttamente e, per di più, con altri studenti che nemmeno conoscevano.
Il problema, semmai, è riproporre questa didattica nella scuola di tutti i giorni, anche perché non tutti i territori hanno strutture a cui appoggiarsi per percorsi di alternanza come questo sperimentato alla LIUC”.
Barbara Sarzo, dell’Istituto “Einaudi” di Bassano del Grappa, ha poi sottolineato:
“E’ stata un’iniziativa davvero stimolante per i ragazzi che si sono messi in gioco e hanno lavorato concretamente a un piccolo progetto. Per noi insegnanti è stato utile seguirli nelle varie fasi e poter prendere spunto da queste attività per avere un’unita didattica da riprodurre, poi, nei nostri istituti”
Inoltre, a detta degli stessi professori, alla didattica innovativa si aggiunge lo spostarsi ” fuori porta”.
I ragazzi, così, hanno potuto “vivere contesti diversi, entrare in situazioni diverse e provare un ritmo davvero incalzante; è stata una full immersion”.
Queste le testimonianze degli studenti.
Alessia Ruta (dall’indirizzo Classico del Convitto Nazionale “Colletta” di Avellino):
“Un’occasione importante e particolare per ragazzi come me che fanno studi poco tecnici. Abbiamo potuto avvicinarci all’economia, al marketing, ai data analytics e alla prototipazione, tutte cose che non siamo abituati a fare.
L’esperienza è da consigliare”.
Emanuele Prassino (dell’Istituto “Nifo” di Sessa Aurunca ,Caserta):
“E’ stata veramente una bella esperienza. Torno a casa con più sicurezza nell’espormi in pubblico e una maggiore capacità di relazione.
Nell’incontrare ragazzi di altre regioni, il mio bagaglio si è senz’altro arricchito”.
In conclusione, il professor Michele Puglisi, Direttore del CARED della LIUC, il Centro di Ateneo per la Ricerca Educativo-didattica e l’Aggiornamento, ha aggiunto:
“Sinergia culturale, innovazione didattica e socializzazione: potremmo riassumere così questo percorso che ha visto studenti, insegnanti, docenti LIUC e collaboratori condividere, in pochi giorni, un esercizio che conferma la vitalità dei ragazzi e sottolinea la continuità dei processi educativi”.
Il gruppo di 5 studenti che si sono guadagnati i primi posti, avranno in premio un breve viaggio la cui destinazione non è stata ancora svelata…