Il segretario nazionale della Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), Piero Ragazzini, concludendo i lavori del consiglio generale del sindacato di Mercoledì 23 Gennaio, svoltosi a Matera, ha dichiarato:
“Ora la sfida è fare in modo che quando si spegneranno i riflettori su Matera, resti la luce accesa.
Il compito di un sindacato riformista è tenere la luce accesa.
Un posto dove si parla con le persone, ma abbiamo bisogno di darci strumenti nuovi.
Per affrontare la complessità di questo tempo occorre studiare per avere un’idea di quale società vogliamo per il futuro dentro un’Europa forte, solidale e diversa.
Dietro il voto del 4 marzo ci sono due cose nuove:
- primo, sono al governo due forze politiche che non hanno scritto costituzione;
- secondo, sta avvenendo in Italia ciò che è già accaduto in Usa, ovvero l’inversione della rappresentanza politica, con i poveri che votano a destra e ricchi a sinistra.
Manifestiamo per mettere al centro dell’attenzione del governo il lavoro, gli investimenti, un fisco più equo, il rilancio delle infrastrutture, della ricerca e dell’istruzione.
Se partissero le opere già cantierate si potrebbero creare 400 mila posti lavoro diretti più l’indotto.
Non ci interessa far cadere governo ma poniamo questioni sindacali.
I sindacati confederali hanno intenzione di organizzare una manifestazione per Sud perché il Mezzogiorno può essere il volano per far ripartire l’economia del Paese”.