Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato della Confapi Matera:
“Siamo stati convocati dall’Ente Parco della Murgia Materana per discutere del bando per la gestione del Centro Visite Murgia Timone a soli dieci giorni dalla scadenza, posta al prossimo 10 Febbraio.
Trattandosi di un bando molto complesso e con diversi punti poco chiari, abbiamo chiesto una proroga del termine, anche a causa della concomitanza con la BIT di Milano, importantissima fiera di settore cui parteciperà la grande maggioranza degli operatori turistici e culturali.
Confapi Matera lamenta la tardiva convocazione delle associazioni di categoria e la mancata concessione della proroga non suffragata da una valida motivazione, se non quella annunciata di essere pronti per la Pasqua.
A nostro avviso l’incontro è da ritenersi inutile se allo stesso non viene dato seguito; durante la discussione, infatti, le associazioni presenti hanno sottolineato le evidenti lacune del bando ricevendo garanzie sull’accoglimento delle richieste che sarebbero state formalizzate, visto che non c’era stata una concertazione antecedente la pubblicazione.
Una proroga almeno di pochi giorni sarebbe stata sufficiente, non solo per consentire una serena partecipazione alla BIT, ma soprattutto per potere avere i chiarimenti richiesti, chiarimenti che non ci sono stati forniti soprattutto riguardo all’eccessiva discrezionalità nella valutazione delle offerte.
Del resto, avere un numero più ampio possibile di partecipanti rientra anche nell’interesse precipuo dell’Ente.
In tal modo, invece di allargare il numero di concorrenti, lo si restringe.
Perché?
Eppure, durante l’incontro, lo stesso Presidente si era reso disponibile a un’apertura.
Abbiamo anche mandato all’Ente Parco alcune osservazioni volte a migliorare il bando per mettere le imprese interessate nella condizione di formulare un’offerta ponderata, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico, vista la complessità dell’avviso; ma ci siamo visti opporre un netto rifiuto che, francamente, ci pare inspiegabile.
Il Presidente e i dirigenti dell’Ente Parco, non accogliendo le istanze delle associazioni di categoria e di quelle ambientaliste, in questo momento storico si assumono una grande responsabilità sul futuro turistico, ambientale e in termini di sicurezza dei fruitori dello stesso Parco e della città di Matera.
Abbiamo fatto presente, inoltre, l’esigenza di prevedere criteri di valutazione più oggettivi e meno soggettivi, al fine di restringere i margini di aleatorietà nell’attribuzione dei punteggi.
Abbiamo anche evidenziato che il bando è stato pubblicato il 27 Dicembre, per cui, considerate le festività, il termine di 45 giorni si è ridotto di molto, oltre che a ridosso di una delle fiere di settore più importanti in Italia e all’estero.
Per gli operatori economici non è urgente che l’assegnazione della gestione avvenga prima della Pasqua, perché quello che conta è la programmazione delle attività; per questo motivo è fondamentale migliorare il bando che riguarda la gestione decennale di un contenitore turistico importante per Matera e la Basilicata.
Del resto, negli anni il problema della Pasqua non è mai stato affrontato, per cui tale motivazione non giustifica la fretta nell’individuazione del soggetto gestore.
L’urgenza, infine, esporrebbe l’Ente a una serie di contenziosi che finirebbero inevitabilmente per bloccare l’assegnazione del servizio con conseguente danno per la collettività”.