“Il braccio di ferro tra cavalieri e forze dell’ordine è terminato: nella tarda serata di venerdì 24 giugno si è giunti ad un accordo”.
E’ quanto annuncia in una nota Antonio Paolicelli, Presidente dell’associazione Cavalieri di Maria Santissima della Bruna, che prosegue:
“Grazie all’intervento del sindaco Bennardi, il quale non si è risparmiato nella difesa dei diritti dei Cavalieri, facendo da intermediario tra questi e le forze dell’ordine, i Cavalieri hanno ottenuto che la loro partecipazione alla festa sia completa ed integrale anche sotto l’aspetto numerico dall’inizio alla fine.
Questo accordo si è raggiunto in modo molto equilibrato e molto responsabile da ambedue le parti in campo, apportando solamente un piccolo e quasi impercettibile cambiamento sul percorso prestabilito.
Va precisato che tale modifica non influisce minimamente sull’esecuzione solita delle celebrazioni, non apporta cambiamenti tali da stravolgere e snaturare lo svolgersi tradizionale della festa, né priva quest’ultima della presenza dei Cavalieri di Maria SS. della Bruna.
Inoltre, la presenza dei Cavalieri è stata garantita nel rispetto indiscutibile delle leggi vigenti sulla sicurezza con le quali bisogna fondere e coniugare la tradizione, per la sicurezza delle persone che assistono agli eventi, per la sicurezza delle persone che volontariamente collaborano alla realizzazione della festa ed anche per la sicurezza ed il benessere dei cavalli partecipanti, che per primi devono ricevere cure e attenzioni.
Sono, pertanto, a rallegrarmi del fatto che, dopo qualche incomprensione, diverse prese di posizione edun lungo scambio di opinioni, la questione si sia risolta nel migliore dei modi.
Secondo la storia e la tradizione, la figura dei Cavalieri della Bruna è nata insieme al carro trionfale e alla stessa statua della Madonna della Bruna nel 1500, quando il padrone della contea di Matera, il conte Giovanni Tramontano, volle il carro (che all’epoca era la carrozza più bella e sfarzosa del conte)e i Cavalieri (i suoi armigeri con l’uniforme migliore) nella processione in onore della Madonna.
Da allora questi tre elementi formano un tutt’uno e rappresentano una parte imprescindibile, fondamentale ed inseparabile della festa secondo lo spirito, l’entusiasmo e la religiosità che ispirò la festa sin dalla sua fase iniziale.
Per questa ragione, non garantire la presenza dei Cavalieri durante tutto il corso della festa avrebbe sminuito l’importanza di un simbolo plurisecolare, indispensabile ed imprescindibile della festa.
Avrebbe stravolto i contenuti e il senso stesso della festa nel suo normale svolgimento. Avrebbe reciso le nostre radici storiche e le nostre usanze.
Avrebbe significato negare la sacralità dei contenuti religiosi dell’intera celebrazione e la devozione profonda che vibra nell’anima di ogni Cavaliere di Maria SS. della Bruna. Senza di loro la festa non sarebbe più stata la stessa.
Ci tengo anche a sottolineare che la causa dei Cavalieri di Maria SS. della Bruna è stata presa a cuore da tutto il popolo materano, che ha condiviso con noi timori e paure, ha mostrato il suo supporto sui social, nei luoghi di aggregazione e in ogni altra maniera possibile, facendoci sentire il suo calore e il suo sostegno in ogni momento della vicenda.
Ci hanno onorati del loro supporto anche sua Eccellenza Reverendissima Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che ha speso per noi parole di vicinanza e saggezza; il suo Delegato Arcivescovile, il bravissimo e paziente Don Francesco Di Marzio;
il Presidente dell’Associazione “Maria SS. della Bruna”Bruno Caiella; e il nostro beneamato e instancabile Sindaco Domenico Bennardi, che si è speso e si è prodigato tantissimo per la nostra causa insieme a tutto il suo staff (in particolare Antonio Materdomini, Tiziana D’Oppido, Francesco Salvatore e Michelangelo Ferrara).
Ringrazio, pertanto, a nome mio e dei Cavalieri tutti coloro che ci hanno offerto la loro amicizia e solidarietà ed hanno combattuto insieme a noi questa battaglia per l’affermazione dei nostri diritti. A tutti rivolgo la mia stima, la mia considerazione ed il mio affetto incondizionato.
Voglio anche rivolgere il mio ringraziamento a tutti i Cavalieri e ai Collaboratori, che in questa situazione hanno molto sofferto e trepidato, mostrando spirito di sopportazione e grande resilienza.
Volendo, infine, volgere lo sguardo al futuro e alle cose positive e belle: tra pochissimi giorni potrà avere inizio la nostra magnifica festa.
Allora, dobbiamo essere pronti a festeggiare ed a onorare la Madonna della Bruna, come abbiamo sempre fatto, con devozione, con spirito di sacrificio, con tantissima passione, con grande entusiasmo e vivacità.
A queste emozioni potranno aggiungersi la gioia, l’entusiasmo, la meraviglia infantile dei bambini festanti e sorridenti, ma anche quella delle persone adulte, dei papà, delle mamme, e dei nonni al sopraggiungere dei Cavalieri con i loro baldi destrieri e le loro piume colorate e sventolanti e le loro armature splendenti al sole accecante di luglio”.
Foto: Antonio Sansone