“Bisogna intervenire rapidamente con una vera politica industriale e mettere in campo strumenti incisivi alle imprese per trasformarsi, necessari a valorizzare settori che rivestono un ruolo centrale per accelerare lo sviluppo economico e il rilancio dell’occupazione nella nostra provincia”.
Lo ha sostenuto il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano all’attivo territoriale svoltosi nell’Utl di Matera.
“Dopo decenni di politiche che hanno creato disoccupazione, precarietà e impoverimento, per l’Ugl ora serve aprire una nuova fase, mettere al primo posto la creazione di un’occupazione stabile.
Da Matera vogliamo far partire una nuova stagione sindacale dove alla politica si impongano scelte lungimiranti a tutela delle poche industrie territoriali rimaste nella provincia per ridare ossigeno all’economia, con l’obiettivo di una buona politica industriale, del lavoro e per il lavoro.
Bisogna sostenere investimenti sulla qualità del territorio produttivo, su un nuovo carattere del radicamento dell’impresa nel territorio: insomma richiedere risposte concrete a nuove esigenze di produttività e competitività.
Siamo fermi, urge un cambio di passo nell’esecuzione al Pnrr, sburocratizzando il credito d’imposta a favore delle imprese nostre che investono in efficienza energetica e autoproduzione da rinnovabili.
Come Ugl ricordiamo, sono circa 150 milioni di euro i previsti da spendere nel biennio 2022-2023, che sono ancora bloccati: non è roba di poco conto, le nostre imprese artigiane e le Pmi sono al lastrico, hanno grande bisogno di liquidità che a loro volta hanno già abbondantemente anticipato e non riescono più a sostenere i loro impegni.
Noi non abbassiamo la guardia, impressionano gli indicatori relativi alla situazione occupazionale nella nostra provincia che riguarda sia uomini che donne.
Come sindacato, dall’Ugl Matera ribadiamo l’assoluta necessità di intervenire dove, indispensabile è coniugare gli investimenti a sostegno dell’occupazione con un ambizioso piano industriale volto a valorizzare tutti i settori strategici produttivi della provincia”.