Così Luca Braia, consigliere regionale, capogruppo di Italia Viva:
“Umile ma straordinario artigiano della cartapesta, della storia e della tradizione materana.
Ci stringiamo al dolore che ha colpito la famiglia di Michelangelo Pentasuglia, maestro cartapestaio materano a cui dobbiamo la realizzazione di molti dei carri che negli anni si sono avvicendati per la festa di Maria Santissima della Bruna, patrona della città di Matera.
Quasi 88 anni di vita dedicati a portare avanti la terza generazione di arte della cartapesta risalente al padre e al nonno.
L’ultimo carro dei circa cinquanta costruiti dalle generazioni di Pentasuglia che si sono avvicendate dal 1923, donato al tradizionale strazzo del due luglio e alla città di Matera, nel 2016.
Grazie a Michelangelo Pentasuglia si è mantenuta e tramandata la tradizione di cartapesta e del Carro a Matera, ha preso il testimone dalla famiglia e lo ha tramandato, anche a chi oggi, senza di lui, proseguirà nel lavorare, dopo aver avviato la scuola del restauro della cartapesta, in città, insieme al Cna.
Ha saputo sempre interpretare al meglio, attraverso la sua sensibilità, il suo senso di appartenenza a questa nostra comunità con la manifattura eccellente di quello che è da sempre il simbolo della nostra città.
Forse è proprio lui che prima di tutti e prima di tutto ha reso Matera nota in tutta Italia e forse anche al mondo grazie alla centralità del carro nelle annuali Feste della Bruna, che purtroppo, per il covid hanno dovuto subire uno stop.
Se la Bruna è tra le feste popolari e religiose più importanti d’Italia è anche grazie alla sua maestria e alla sua grande devozione, alla sua enorme capacità di trasferire, piegando la cartapesta e dandole forma, l’amore e la passione per questa nostra città, attraverso un manufatto artistico, simbolo proprio della nostra intera comunità resiliente e che non si arrende mai nel corso della storia millenaria.
Un abbraccio alla famiglia Pentasuglia il Maestro Michelangelo mancherà a tutti noi, ma sarà nei nostri ricordi per sempre.
Rimarrà in tutti i materani che hanno avuto la fortuna di conoscerlo stampato nella memoria il suo sorriso umile e gentile ad ogni inaugurazione del carro”.