Matera, Cava del Sole: “a rischio lo spazio per spettacoli e rappresentazioni, tra l’altro già risicato in città”! Ecco cosa sta succedendo

Pasquale Doria di Matera Civica scrive:

Fra tre mesi scade il contratto stipulato tra il R.T.I. studio Ega srl-Spazio Eventi srl- Eurostands spa, il privato che si è aggiudicato la gara per l’allestimento e l’uso per la Cava del Sole, e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

La data è quella del prossimo 30 Agosto.

Il comodato d’uso gratuito, invece, sottoscritto tra Fondazione Matera-Basilicata e Comune di Matera scade il 31 Dicembre 2022, che è la data di scioglimento della Fondazione.

La struttura, a questa scadenza, dovrà essere smantellata e assemblata in un’area indicata dal Comune di Matera a spese della Fondazione.

Ma andiamo per ordine.

Davvero risicati sono gli spazi per gli spettacoli e le rappresentazioni di vario genere in città.

Via libera, nei giorni scorsi, per il Cine-Teatro Duni.

Tempi ristretti e procedure burocratiche complesse, si pensi alla verifica del progetto, alle varie autorizzazioni, alla definizione del bando di gara, alla sua aggiudicazione, alla redazione di un piano di gestione, al collaudo e alla rendicontazione della spesa per rendersi facilmente conto che le scadenze, tutte entro il 2023, sono ormai prossime e difficilmente potranno essere rispettate.

A questo proposito, ove possibile, sarebbe il caso di prorogare per un anno l’uso pubblico degli spazi recuperati all’interno della Cava del Sole.

Ricordiamo che l’allestimento fu autorizzato, in via provvisoria, a valle di una conferenza di servizi del 16 Novembre 2017.

Una misura eccezionale, rientrando questo patrimonio nei programmi di Matera Capitale della cultura europea 2019 e, allo stesso tempo, tra le aree Sic, ovvero Sito d’importanza comunitaria.

Si tratta di un vincolo perentorio che sottopone il sito alle tutele proprie del patrimonio d’interesse culturale, storico e artistico.

L’allestimento della Cava del Sole, per lo svolgimento di attività performative e artistiche, del valore complessivo di 5 Milioni di euro sul Programma Complementare al Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020, venne accettato tramite un Contratto di comodato d’uso del 24 Aprile del 2018.

Il comodato d’uso gratuito prevedeva l’utilizzo del manufatto da parte della Fondazione fino al 31 Dicembre 2022, data di cessazione delle sue attività.

Di più, entro tale data il manufatto deve essere smontato e rimontato dove il Comune vuole.

Proposta.

Se non sarà possibile una proroga, se ci fossero le condizioni magari nell’ampio terreno che si trova alle spalle del Casino Padula, al rione Agna, oppure in una nuova zona di espansione urbana per rattoppare, come dice bene l’urbanista Renzo Piano, le smagliature tra centro e periferia, spesso profonde quanto ingiuste.

Bisogna precisare che sono stati spesi 647.038,51 euro per i lavori propedeutici, tipo le infrastrutture – luce, acqua ecc.- curati dalla ditta Costruzioni Favullo Srl.

Da aggiungere che lo studio “Ega” si è aggiudicata la gara per l’allestimento per una durata di 48 mesi ed ha ottenuto un contributo a fondo perduto pari 2.953.216,98 euro, oltre Iva.

Le rimanenti risorse, circa 1 milione di euro, servono per smontare e rimontare il manufatto altrove.

Fondamentale ribadire che il contratto tra Fondazione e studio Ega scade il 30 Agosto 2022.

Ovviamente, per una proroga dell’allestimento – la proposta è di un anno – la decisione dovrà essere discussa in tempi rapidi con il concorso del Consiglio comunale, tanto più che vanno tenute in debito conto le prescrizioni ambientali, inderogabili, pattuite in sede di Conferenza di servizi”.