Evidenzia il consigliere regionale di Basilicata Positiva, Piergiorgio Quarto:
“Passando per Via Giolitti a Matera, dove è ubicata la sede del Cup (Centro Unico di prenotazione), campeggia in bella vista da mesi un cartello con su scritto ‘Chiuso per atti vandalici’ malgrado le assicurazioni di pronta riapertura.
Dispiace dover constatare che ancora oggi un servizio di primaria importanza per i cittadini materani, continui ad essere loro negato nella più totale indifferenza delle istituzioni locali.
Nel recente passato avevo, a mezzo stampa, espresso il mio interessamento per la pronta risoluzione della problematica.
I Dirigenti sanitari da me interpellati avevano assicurato in tempi brevi il superamento della criticità, con la già avvenuta indizione della gara d’appalto per la gestione del servizio e quindi la prossima riapertura della struttura.
Malgrado ciò resta ferma la mia convinzione di continuare a monitorare la situazione fino a quando non avrà concreta e felice soluzione.
Immutate comunque permangono le considerazioni già da me espresse in passato, ossia in questa fase dove la vita sociale è dominata dagli effetti pandemici prodotto dal Covid 19 bisognava prestare più attenzione alle esigenze dei cittadini, che loro malgrado non devono continuare a ricevere in modo ingiustificato e inaccettabile penalizzazioni prive di una logica giustificativa.
Rimane inoltre il rammarico nel dover constatare che tutto tace, non esiste alcuna informazione nei confronti della collettività che dovrebbe essere opportunamente informata sullo stato dei fatti e sulla evoluzione della problematica in prospettiva futura.
Grave inoltre l’errore commesso dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera di parlare di chiusura a tempo indeterminato per una criticità non certo grave o difficile da risolvere in tempi brevi.
Altro aspetto non bello da dover osservare, ma il dato di fatto impone di farlo è che in una comunità come quella materana dove i sani principi sono radicati e regnano da sempre, non può averla vinta l’inciviltà, l’arroganza, la prepotenza di pochi, parliamo dei vandali e dei loro miseri gesti.
E’ bene ricordare sempre che stiamo vivendo tutti un periodo dalla portata storica, gravissimo nei suoi effetti, le cui reali conseguenze finiranno col caratterizzare il prossimo ventennio, perciò non è possibile proprio in questo marasma di guai accettare senza colpo ferire lo status quo descritto, questo significa solo continuare a farci del male da soli.
La collettività è stanca di armarsi di pazienza per combattere la non curanza e le inerzie delle istituzioni, ha perciò pieno titolo a lamentarsi e ad auspicare interventi pronti e risolutivi.
Da parte mia, pur avendo ricevuto assicurazioni sulla repentina soluzione della vicenda, non desisterò di interessarmi alla stessa, considero infatti doveroso continuare a denunciare il perdurante disservizio sopra descritto a tutte le autorità politiche responsabili, indipendentemente dal colore politico di appartenenza.
Nessuno infatti merita di subire disagi, e inefficienze, frutto di scelte ingiustificate e irrispettose della tutela della salute dei cittadini”.