“Se il 2022 è un anno da record per l’Italia per la donazione di organi e di tessuti, con un vero e proprio boom per quanto riguarda le donazioni di midollo osseo e cellule staminali, il 2023 comincia male per la Basilicata, con la chiusura del laboratorio di Matera incaricato di verificare la compatibilità trasfusionale tra donatore e ricevente in caso di trapianto d’organo o di cellule staminali.
Un passo indietro della sanità materana, che continua a perdere pezzi, nel silenzio assordante dei vertici ASM”.
È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello.
Aggiunge Vizziello:
“Mai avremmo voluto apprendere della revoca dell’accreditamento del laboratorio di Matera dedicato alla cosiddetta tipizzazione HLA dei candidati donatori di organi e tessuti della Basilicata.
Una circostanza sottaciuta dall’Azienda Sanitaria di Matera e che rappresenta solo un tassello dell’inarrestabile processo di depauperamento della sanità pubblica del territorio materano.
La decisione del Registro Nazionale Italiano Donatori Midollo Osseo di stoppare l’attività del centro sanitario materano per mancato possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente non è stata senza dubbio come un fulmine a ciel sereno e solo il tempo dirà quanto questa chiusura potrà incidere negativamente sull’attività di donazione dei tessuti che purtroppo, vede la nostra regione segnare il passo, come confermano i risultati dell’attività trapiantologica illustrati nei giorni scorsi dal Ministro Schillaci.
Auspichiamo un pronto intervento dell’Assessore Fanelli e del Presidente Bardi diretto a ripristinare un servizio di eccellenza e a rimuovere dagli incarichi i responsabili dell’attuale deriva della sanità materana”.