Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, anche in qualità di vice presidente del consiglio nazionale dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e componente del direttivo dell’associazione “Sindaci del Sud”, è stato tra i primi a scrivere al presidente della Regione, Vito Bardi, per sollecitare quanto sta facendo in questi giorni il presidente della Puglia, Michele Emiliano, impugnando davanti alla Corte costituzionale il Decreto legislativo (Dl) dell’autonomia differenziata.
Rimarca Bennardi:
“Sostengo anche l’iniziativa del sindaco di San Paolo Albanese, Antonio Mosè Troiano, il quale sta sensibilizzando tutti i primi cittadini lucani, per impedire l’attuazione di una legge che contiene evidenti elementi di anticostituzionalità e mina alle fondamenta l’unità del Paese, sottraendo ingenti risorse e funzioni alle Regioni meridionali, tali da compromettere i valori costituzionali dell’uguaglianza e i diritti alla salute, al lavoro e all’istruzione di tutti i cittadini.
Le disposizioni della legge creerebbero, se attuate, inaccettabili discriminazioni tra i cittadini delle Regioni del Nord e quelle del Meridione soprattutto in settori vitali quali la sanità pubblica e l’istruzione, disegnando un Paese diviso a metà e molto lontano dall’impianto voluto dai Padri costituenti.
Basti pensare all’attuazione di quanto previsto dal titolo V della Costituzione, che prevede la definizione piena e condivisa dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni).
Inoltre, si rischia di approfondire le differenze territoriali fra nord e sud Italia, peraltro in aperto contrasto con gli indirizzi e gli obiettivi su cui si fonda il Pnrr, per il cui perseguimento l’Unione europea ha finanziato il Piano del nostro Paese dopo il dramma della pandemia da Covid 19.
Quindi confermo il mio No a questo provvedimento, in quanto discrimina alcune aree del Paese in tema di servizi essenziali, tradendo anche il principio europeo che vede nel Sud un viatico e un collante con il Mediterraneo.
Basti vedere tutti gli sforzi che noi, come Matera, stiamo facendo per creare legami stabili nel Mediterraneo.
La vera sfida è proprio quella di guardare al Sud come territorio-ponte, per opportunità importanti nella cultura, nel turismo e nell’energia, senza isolarlo e discriminarlo”.