Matera, continuano le proteste contro la centrale biogas. La denuncia

Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato di Viviana Verri Consigliera regionale M5S Basilicata:

“Il Movimento 5 Stelle Basilicata esprime con forza la propria contrarietà alla realizzazione di una centrale di biogas nel territorio del borgo di La Martella.

Una decisione, quella dell’Ufficio Energia della Regione Basilicata del 17 dicembre scorso, presa nonostante il disaccordo già espresso dal Consiglio Comunale di Matera e l’appello dei comitati e di varie associazioni cittadine.

La centrale, situata nelle vicinanze dello storico borgo “La Martella”, rappresenta una minaccia concreta per l’ambiente e la salute pubblica.

Le emissioni odorigene, la possibile contaminazione delle acque e dell’aria nonché l’aumento del traffico pesante potrebbero avere gravi ripercussioni sulla qualità della vita dei residenti.

Inoltre, se il materiale di scarto utilizzato per la produzione del gas non verrà reperito localmente, gli impatti negativi saranno ancora più accentuati.

Ancora una volta, la Regione Basilicata ignora le preoccupazioni della comunità locale autorizzando una società privata alla costruzione di un impianto che contrasta con la tanto decantata transizione ecologica.

E’ già successo con le recenti autorizzazioni per gli impianti a Venosa, Grottole, San Nicola di Melfi, nonché con l’approvazione del protocollo d’intesa tra ENI-Regione del 2023 per la conversione degli impianti esistenti da biogas a biometano e per la costruzione di nuove centrali.

Rivolgiamo, pertanto, un accorato appello al governo regionale affinché rispetti la volontà dei cittadini di La Martella e del Consiglio Comunale di Matera poiché la salute e il benessere della comunità devono essere prioritari rispetto a interessi economici che nulla hanno a che vedere con la sostenibilità e la tutela ambientale.

Abbiamo già raccontato più volte come la Regione Basilicata si stia trasformando da regione del petrolio a quella del biogas, dove il termine “bio” indica semplicemente un processo di fermentazione anaerobica delle biomasse e non un reale approccio sostenibile ed ecologico.

È ora, invece, di intraprendere un vero percorso di riconversione energetica con l’impiego di fonti alternative pulite.

È necessario dare priorità alla realizzazione di comunità energetiche e piccoli impianti di prossimità incentivando, al tempo stesso, l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare sia pubblico che privato.

Per una volta la Basilicata si scrolli di dosso la fama della “Eldorado” per le multinazionali del fossile e funga da esempio per le sfide, presenti e future, che i cambiamenti climatici ci impongono.

Le future generazioni ci ringrazieranno“.