Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri, ha approvato il Piano dei servizi sociali e socio-sanitari per il triennio 2021-2023.
La nuova programmazione contiene i servizi e le azioni prioritarie da realizzare per la salute e il benessere sociale della comunità, orienta gli indirizzi per costruire un sistema equo di interventi e servizi sociali e socio-sanitari con l’obiettivo di integrare le politiche di welfare, le professionalità, i numerosi attori, pubblici e privati, in una fase storica contraddistinta da bisogni crescenti di salute, benessere e coesione sociale.
Alla elaborazione del Piano hanno partecipato l’Azienda sanitaria di Matera, le organizzazioni e gli enti del terzo settore, della cooperazione, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, gli enti ecclesiali, le organizzazioni datoriali e tutte le organizzazioni che operano sul territorio e offrono servizi sociali, psicologici, socio sanitari.
Il processo di rilevazione dei bisogni e dei fabbisogni sociali e socio sanitari della comunità ha focalizzato l’attenzione su nove macroaree tematiche:
- famiglia e minori;
- politiche di genere;
- salute mentale;
- disabili;
- anziani;
- inclusione sociale e nuove povertà;
- dipendenze;
- giovani;
- immigrazione.
La pianificazione mira a consolidare le preesistenti buone prassi del sistema di welfare tradizionale attraverso la rete dei servizi sociali e socio-sanitari e ad attuare un welfare innovativo capace di arricchire e integrare con nuovi servizi alle persone e alle famiglie, focalizzati sulla qualità delle cure ma anche su autonomia, conciliazione, assistenza e inclusione sociale attiva.
Hanno fatto presente gli assessori alle Politiche Sociali, Giuseppe Sarli, alle Attività Produttive e del Terzo Settore, Giuseppe Digilio, alle Pari Opportunità e Differenze di Genere, Tiziana D’Oppido, e alle Politiche Giovanili, Raffaele Tantone.
“L’approvazione del nuovo Piano sociale era un provvedimento carico di attese, in quanto giunge a distanza di vent’anni dal precedente.
Il dialogo con le parti sociali tutte, singole ed aggregate, per una programmazione coprogettata, sussidiaria, partecipata, è la parte avviata di maggior interesse per la costruzione di un ben-essere della persona piccola, giovane, adulta ed anziana.
Il lavoro è nella fase di start-up. L’analisi di quanto preesiste è essenziale.
La costruzione di innovativi processi che producano servizi e cultura per il welfare non può prescindere dal cammino sinora percorso.
Il cuore della progettazione, delineato dalla costruzione di luoghi fisici e spazi mentali dedicati al pensare con spirito innovativo i servizi alla persona ed alla comunità, pulsa sull’energia della materia umana ed in funzione di un capitale umano e sociale al cui contatto non può che scaturire una passione che difficilmente si può avere il privilegio di conoscere in altri e differenti contesti.
Il Piano sociale comunale si propone di essere un piano aperto e processuale, in continuo divenire, in sintonia ed empaticamente correlato alla città, alla comunità ed ai suoi mutamenti espliciti e sottaciuti.
Il bisogno umano è così mutevole, complesso e multifattoriale nella sua genesi da non necessitare di risposte statiche, rigide e soltanto collettive; la risposta deve sempre più caratterizzarsi per la sua dinamicità che coinvolge elementi di personalizzazione ed individualizzazione”.