Il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto, interviene sullo stato dell’edilizia scolastica a Matera dopo l’ennesima notizia della chiusura di un plesso nella città poiché inagibile:
“Ormai quotidianamente riceviamo notizie allarmanti sulle precarie condizioni degli edifici scolastici a Matera.
Le criticità riscontrate sono, il più delle volte, di una tale gravità da rendere indispensabile e opportuna l’immediata chiusura dei plessi scolastici considerati.
Garantire la totale sicurezza costituisce un aspetto fondamentale da non trascurare in nessuna circostanza.
Tante purtroppo le realtà scolastiche investite dall’esigenza di dover intervenire per porre in essere misure urgenti a vantaggio delle strutture.
Le circostanze negli ultimi mesi hanno registrato la necessità di una serie di interventi numerosi riguardanti svariate realtà scolastiche materane.
Emblematico quanto successo al Liceo classico Duni di Matera, istituto con più di 150 anni di storia con una sede realizzata negli anni sessanta abbandonata all’improvviso nel 2018, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, a causa di rilevanti problemi strutturali che hanno portato alla dichiarazione di inagibilità della sede stessa, ubicata oggi, alcuni sostengono provvisoriamente (ma non si intravedono alternative valide) presso l’Università degli studi di Basilicata, questo a riprova manifesta delle innumerevoli carenza presenti negli edifici in oggetto.
Molteplici e ripetuti i casi saliti agli onori delle cronache per traslochi momentanei ma spesso duraturi come la scuola Bramante o il plesso di via Cappelluti fino ad arrivare ai giorni correnti dove si è arrivati alla chiusura della scuola Festa per mancanza di riscaldamento e della scuola elementare di via Nitti la cui struttura fatiscente costituisce un serio rischio per l’incolumità degli alunni e di tutto il personale scolastico.
Il quadro delineato, oltre a destare perplessità, si espone ad una serie di quesiti ovvi da parte dei cittadini increduli nel dover prendere atto che la presenza di tante criticità in un lasso di tempo così breve sia dovuta solo ad una situazione fortuita e imponderabile.
Siamo certi che le autorità competenti in materia abbiano posto in essere la dovuta diligenza, a tempo debito, per garantire a tutta l’edilizia scolastica materana la necessaria manutenzione?
Perché tutto quello che riguarda l’istruzione viene considerato di non primaria importanza, il pubblico poi, in tutti i suoi aspetti, non riscuote l’interesse e la rilevanza meritevole.
In Italia infatti, vige spesso l’errata identità che tutto quello che è di tutti ossia pubblico deve essere valutato come di nessuno e pertanto degno di essere abbandonato al suo destino.
In una città come la nostra, diventata a ragion veduta simbolo internazionale della cultura la stessa va coltivata e rispettata in ogni suo aspetto anche e soprattutto nella qualità dei luoghi dove la stessa viene insegnata alle giovani generazioni”.