Il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, interviene sulla “Giornata della Memoria” con un messaggio rivolto soprattutto alle giovani generazioni.
Spiega il Presidente Piero Marrese:
“ll 27 gennaio del 1945 le truppe russe spalancavano al mondo intero i cancelli dell’orrore di Auschwitz, luogo simbolo del massacro, della morte e delle peggiori barbarie che l’umanità ha potuto perpetrare ai danni di se stessa, dell’uomo contro l’uomo, all’insegna di una scellerata, quanto spaventosa, ideologia fascista.
Lo studio e la conoscenza della storia, della nostra storia, della storia dei popoli, con rigore analitico, sotto il profilo politico, economico, sociale e scientifico ci consentono di acquisire ampie vedute per l’evoluzione dell’umanità verso il progresso e il miglioramento del proprio stato di benessere.
La storia di ieri, e mi rivolgo soprattutto ai giovani, ci da’ oggi le coordinate per orientarci nel domani e, come diceva Marc Bloch,
storico e partigiano: “L’incomprensione del presente cresce fatalmente dall’ignoranza del passato”.
La liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945, rappresenta l’evento “simbolo” di un cambiamento epocale in quello che appare il più assurdo e insensato accadimento della storia passata.
Milioni di persone morte in nome di falsi Ideali.
Quello che invece deve guidare l’azione dichi governa e detiene il potere sono i valori di libertà, di uguaglianza, di tolleranza e del rispetto della vita, quest’ultimo un diritto naturale fondamentale inalienabile.
Il “giorno della memoria” deve essere un monito per le nuove e future generazioni affinché questi i fatti atroci non possano ripetersi mai più!“.