Il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, e tutti i sindaci del territorio, in relazione alla grave crisi economica e sociale dovuta alle misure adottate e volte al contrasto del Covid 19, al Governo nazionale e alla Regione Basilicata chiedono:
“Un Piano Socio Economico volto al sostegno del comparto artigianale e commerciale, delle piccole e medie imprese e dei professionisti con partita Iva.
Nel dare atto e ringraziare la Regione Basilicata per il lavoro profuso nel fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria, rimarcando anche l’attenzione riposta verso i settori produttivi, attraverso l’istituzione del Fondo ‘Piccoli prestiti per il sostegno e il rafforzamento delle microimprese lucane e dei liberi professionisti’, i primi cittadini della provincia materana evidenziano tuttavia la necessità di approntare misure e strumenti che permettano una normale riapertura delle realtà quando sarà terminata l’emergenza, scongiurando il rischio di chiusura delle stesse o la mancanza di prospettive per il futuro.
La richiesta rivolta al Governo, al governatore lucano Bardi e all’assessore regionale alle Attività Produttive Cupparo, condivisa anche dalle parti interessate, è quindi quella di attivare un Piano Socio Economico contro la crisi, che presenti misure specifiche e provvedimenti immediatamente operativi in favore di professionisti e microimprese, che viaggi in parallelo con quelli che saranno gli interventi del Governo in materia, e che individui una soluzione alle crescenti difficoltà che sta vivendo la maggior parte delle imprese locali”.
Il presidente Piero Marrese sostiene:
“Oggi più che mai è necessario che ognuno faccia la propria parte per venir fuori da questa emergenza, tanto sanitaria quanto economica.
Noi sindaci siamo le prime sentinelle del territorio e siamo i primi ad ascoltare la voce e il grido di allarme della nostra gente e dei nostri imprenditori, in questo momento siamo loro vicini: la situazione oggi è drammatica, occorre prenderne consapevolezza e non ci si può permettere di perdere ulteriore tempo.
Ecco perché, seguendo anche l’esempio di altre regioni, che hanno previsto contributi ai lavoratori autonomi e sostegno alle imprese, la nostra proposta è quella di adottare sin da subito misure immediate e concrete che garantiscano respiro e futuro alle attività economiche, evitando così l’estinzione della maggior parte delle imprese locali”.
Di seguito la lettera inviata alle alte cariche Istituzionali.