Riceviamo e pubblichiamo una nota Gianfranco e Pino Losignore (AUTORI DEL RITROVAMENTO – MATERA):
“E’ passato un anno dalla caduta del Meteorite Matera conosciuto anche come “bolide di S. Valentino”.
E bene si, cadde il 14 febbraio 2023 alle 18:58 su un balcone di una casa nella vicina Collinetta in contrada Serra Paducci.
Il sistema di videosorveglianza nazionale PRISMA riuscì ad individuare l’ampia area di caduta grande 8 kmq, ma i fratelli Gianfranco e Pino Losignore (tra l’altro entrambi appassionati di astronomia) si accorsero dei frammenti 3 giorni dopo, notando un solco sulla piastrella e un pannello fotovoltaico danneggiato dal meteorite, raccolsero i pezzi sparsi in maniera meticolosa tanto da salvarne le proprietà chimico e fisiche del materiale ritrovato utile alla ricerca.
Ora come un anno fa, gli enti scientifici quali INAF e UAI hanno effettuato le opportune ricerche del “meteorite fresco” con un età pari a 4 miliardi e ½ di anni il quale servirà allo studio della formazione del Sistema Solare ed inoltre i fratelli Losignore in accordo con le istituzioni locali e nazionali cercheranno di musealizzare una parte dei frammenti presso il Museo Nazionale “D. Ridola” di Matera e in accordo con gli studiosi al Museo Parsec di Astronomia e scienze della Terra in quel di Prato.
Insomma a Matera (“i Sassi” anticamente definiti cielo stellato in Terra con il nome latino Meteoron), avrà probabilmente un altro tesoro da esporre (il più antico) cercando di sviluppare l’Astroturismo nella terza città più antica del Mondo”.