“La biblioteca provinciale ‘Tommaso Stigliani’ di Matera, deve essere salvata a tutti i costi.
Una sua chiusura, anche solo temporanea o parziale, sarà ritenuta scelta indegna per un territorio riconosciuto a livello europeo e mondiale in quanto vocato alla cultura; ma non può esserci nessuna prospettiva di cultura, soprattutto per le nuove generazioni se non riusciamo a mantenere vivo il più importante presidio culturale della città dei Sassi, e tra i più importanti dell’intera Regione”.
È la dura presa di posizione del sindaco, Domenico Bennardi, dopo l’ennesima promessa non mantenuta dalla Regione Basilicata e il grido d’allarme del presidente della Provincia, Marrese, sulla carenza di risorse per gestire persino le attività ordinarie del presidio.
Rimarca indignato Bennardi:
“E’ inutile rincorrere nuove candidature Unesco per festeggiare i trentennali, sognare anche nuove capitali culturali per le aree interne, se non riusciamo a mantenere aperta una biblioteca a Matera.
La chiusura della Stigliani, rappresenterebbe la sconfitta di qualsiasi velleità culturale, qualsiasi proposito di crescita sociale e qualsiasi percorso di valorizzazione delle proprie radici, visto che organizziamo a Matera anche il ‘Roots’, evento dell’Agenzia di promozione territoriale sul turismo delle radici a cui la Regione ha partecipato da protagonista con il presidente Bardi.
Non definiamoci più nè Capitale europea della cultura, nè Capitale del turismo delle radici, non saremo più nulla se non riusciamo a salvaguardare le vere radici di una comunità, quelle presenti nelle nostre biblioteche e nei nostri archivi; non dimentichiamoci, infatti, anche della delicatissima situazione dell’Archivio di Stato di Matera, per il quale ho chiesto al ministro Sangiuliano uno sforzo per un investimento fondamentale e risolutivo sul piano logistico.
Spero di ricevere presto risposta.
Sulla biblioteca provinciale si sta arrivando a un punto di non ritorno.
Mi unisco all’appello lanciato dal presidente Marrese.
La Regione Basilicata stanzi le somme annunciate, un milione e trecentomila euro, confermate sia da Bardi, sia in modo formale dal dirigente responsabile dell’ufficio di Programmazione.
Si mantengano gli impegni presi, perché si sa che le Province, con le modifiche normative e la riforma Delrio, hanno coperture finanziarie limitate e la copertura dei costi di gestione della biblioteca è passata alla Regione.
Non possiamo nemmeno immaginare una gestione sostituita in toto dallo spirito volontario di associazioni, che certamente possono dare un fondamentale contributo nella valorizzazione dell’intero patrimonio della Stigliani, fatto di libri, ma anche di tante opere d’arte diverse.
Ma è pur vero che, prima ancora della valorizzazione, esiste l’obiettivo della tutela e della conservazione del patrimonio librario, documentale e anche artistico presente all’interno di palazzo dell’Annunziata.
E per tutelarlo occorre investire su personale qualificato, quello già presente e quello da aggiungere, perché per una biblioteca come la nostra che ha fondi di grande pregio, non esiste che non ci siano bibliotecari esperti di beni culturali, archivisti, restauratori, mediatori culturali, esperti in didattica per i progetti con le scuole.
Presidente Bardi mantenga l’impegno preso sui soldi essenziali alla gestione, ma un minuto dopo sediamoci a un tavolo e parliamo del futuro di questa rilevantissima biblioteca, affinché possa essere rilanciata, offrire spazi alle associazioni, ai giovani che vorrebbero starci anche nel fine settimana e con orari serali più lunghi; ai bambini e alle mamme che vorrebbero più lungo il servizio di consultazione della sezione “Pinocchio”; ai tanti ricercatori e studiosi che vorrebbero sempre accessibile, sicuro e innovativo lo spazio dedicato alla sezione lucana con scanner e fotoripresa dall’alto.
Parliamo di un patrimonio enorme 250.000/300.000, tra volumi e opuscoli che ogni anno si arricchisce con 2.500/3.000 nuovi libri, comprese le donazioni e vanta tra le sue raccolte, incunaboli di cui il più antico risale al 1477, manoscritti, Cinquecentine, edizioni del ‘600, ‘700 e ‘800, una Sezione Lucana con più di 5.000 opere, cd musicali, dvd, quotidiani e periodici, un patrimonio analogico enorme che oggi si è arricchito con “Mlol”, la prima piattaforma di prestito digitale in Italia che permette di accedere liberamente e interamente in forma digitale a diversi contenuti, giornali, libri, tutti sfogliabili con qualsiasi proprio dispositivo.
Ma gli studenti hanno bisogno di un luogo fisico reale, non artificiale o virtuale, abbiamo bisogno di una biblioteca vera aperta il più possibile.
Parliamo, Presidente, di tutto questo e inseriamo la Stigliani nel circuito dei presìdi regionali culturali, dove è possibile fare aggregazioni culturale e sociale connettendola con le aree interne e loro con la biblioteca provinciale.
Per questo motivo, da presidente della Fondazione Basilicata Matera 2019, ho fortemente voluto aggiungere nel Piano delle attività dell’anno 2024 la Stigliani tra i presìdi, non solo per offrirle un po’ di risorse in più, poche rispetto a quante ne servirebbero, ma per una rete dei nostri luoghi culturali regionali dove i nostri studenti, studiosi e persino i nostri viaggiatori culturali possano essere attratti nel muoversi, scambiare idee e contaminarsi a vicenda da un presidio all’altro”.