Negli ultimi quindici giorni, migliaia di persone sono scese in piazza in Iran per protestare contro le rigidità del regime e la soppressione dei diritti che dura da oltre quarant’anni.
Le proteste, nate dopo la morte di Mahsa Amini, una ventiduenne accusata di non aver indossato il velo in modo corretto e per questo “rieducata” fino a morire per le violenze ricevute, si sono diffuse in tutto il Paese e anche nelle principali città occidentali.
L’I. C. Minozzi Festa di Matera ha invitato due figure autorevoli di donna, l’attrice e regista Kiana Tajammol e la giornalista Antonella Ciervo che hanno incontrato i ragazzi di seconda e terza media, per parlarne.
L’incontro è stato introdotto dalla dirigente scolastica Maria Rosaria Santeramo.
Come fa sapere l’Istituto, secondo quanto emerso durante il dibattito:
“A differenza del passato, le proteste di questi giorni appaiono più ampie e diffuse in tutte le fasce sociali e le diverse etnie, ma la caratteristica principale è quella di essere essenzialmente una protesta al femminile.
Dalla Rivoluzione Culturale attuata nel ’79 dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini, le donne hanno visto i loro diritti e le loro libertà assottigliarsi sempre di più.
Lo slogan che viene dalle strade di Teheran è ‘Donne, vita, libertà’, con le giovani che sventolavano i loro hijab e li bruciavano davanti alla Polizia.
In Occidente le donne si tagliano ciocche di capelli in piazza, in segno di solidarietà.
Star del cinema e personaggi dello sport twittano messaggi di sostegno ai manifestanti.
Il dolore per la morte della giovane donna curda, divenuta l’emblema dell’ingiustizia quotidiana a cui ogni iraniana è soggetto, si unisce ai tanti problemi che l’Iran deve affrontare oggi, come l’aumento dell’inflazione, la crisi ecologica e la mancanza di partecipazione democratica.
Il governo ha reagito con l’esasperazione delle restrizioni all’uso di internet e con il ricorso alla carcerazione di oppositori e di giornalisti iraniani e stranieri.ù
Kiana Tajammol, nata il 9 febbraio 1988, è un’attrice, regista e artista visiva iraniana.
Ha iniziato la sua carriera di attrice nel 2008 insieme ad un collettivo di attori e attrici dell’Università d’Arte di Tehran.
A causa della censura in Iran, hanno organizzato serate teatrali clandestine, interrotte dopo la repressione del Movimento Verde nel 2009.
Nel 2011 si è trasferita a Milano, dove ha studiato Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia di Brera.
Ha iniziato la sua carriera come regista di documentari freelance e artista visiva in collaborazione con musicisti della scena elettronica milanese.
I suoi lavori si occupano principalmente di questioni di ingiustizia sociale e collabora con ONG (Organizzazioni Non Governative), media indipendenti e organizzazioni per i diritti umani”.
Ecco le foto.