Come in tutt’Italia, anche in Basilicata si è tenuta una grande mobilitazione dei metalmeccanici dell’Unione Generale del Lavoro per sensibilizzare il Governo a mettere in atto, al più presto, un piano concreto per il lavoro a difesa delle aziende manifatturiere, alla luce della crisi economica ed occupazionale che già da tempo attanaglia l’Italia e che si è fortemente acuita con l’emergenza dovuta al Coronavirus.
“Il crollo della produzione industriale in quest’anno è un dato molto preoccupante.
È la conferma che il paese sta scivolando verso la recessione.
Il Governo scenda dal piedistallo, apra un confronto con il mondo del lavoro su investimenti, infrastrutture, innovazione, ricerca, formazione”.
Lo ha ribadito, come lo ha fatto il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, a termine della Manifestazione Nazionale, anche il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Metalmeccanici, Costanzo Florence, il quale ha visto mobilitarsi i segretari territoriali metalmeccanici dinanzi alle Prefetture di Potenza e Matera con un volantinaggio, affinché giunga al Premier, Giuseppe Conte, un’inequivocabile richiesta di rilancio dell’economia Italiana:
“L’appello al Governo, racchiuso in un documento, è stato consegnato ai Prefetti: l’Ugl Metalmeccanici ritiene necessario agire per risollevare anche la Basilicata dall’arresto della pandemia.
Un immediato ritorno alla centralità della politica industriale e la messa in sicurezza dei livelli occupazionali.
Vogliamo condividere con il Governo la preoccupazione di milioni di lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, che ignorano le loro reali prospettive occupazionali, che avvertono l’incalzare di un numero sempre più cospicuo di crisi industriali, che vivono in regime di ammortizzatori sociali e che necessitano, ora più che mai, di un piano concreto per il lavoro.
Ma altresì vogliamo condividere anche le preoccupazioni che attanagliano i datori di lavoro, gli imprenditori, le PMI e le multinazionali che necessitano di un poderoso intervenendo da parte del Governo affinché possano continuare a garantire i livelli occupazionali, possano ritornare a produrre sicurezza, possano restare in Italia e non essere attratti dai sistemi industriali di paesi esteri.
L’Ugl ritiene intervenire tempestivamente sulle politiche di sviluppo dei settori produttivi strategici.
Comprovante è la mancanza di una politica di tipo concreta che frena con la visione sulla gestione economica e burocratica che sta portando il Paese ad un ulteriore impoverimento con danni e preoccupazione di milioni di lavoratori: tanti sono i tavoli ancora aperti al MiSe, crisi industriali che vivono in regime più che mai senza piani concreti per il lavoro in Italia.
Ripartire dai settori produttivi con chiare strategie per il settore auto Fca Melfi e le aziende dell’indotto che vantano migliaia di posti di lavoro; Ferrosud Matera; Tecnoparco, l’agglomerato di Pisticci Scalo, Ferrandina, Viggiano, Tito Scalo, inconcreti e fallimentari e nella zona del Materano-Metapontino-Senisese-Lagonegrese, nel settore industriale per cui reclamiamo un vero piano regionale.
Si promuova, attuandola, la partecipazione dei lavoratori nella conduzione aziendale con un serio e reale taglio della burocrazia; un ammodernamento del territorio e la realizzazione di infrastrutture; una valorizzazione del risparmio; concessione di crediti a chi lavora e a chi crea occupazione.
Diventa indispensabile un’azione di messa in sicurezza dei lavoratori a partire da una più spedita erogazione, maggiore fruibilità e proroga ulteriore degli ammortizzatori sociali; il blocco dei licenziamenti per tutto il 2020; un prolungamento delle Naspi in scadenza affinché si evitino tagli di posti di lavoro e dismissione di interi stabilimenti.
Il nostro documento con l’appello al Governo per un immediato ritorno alla centralità della politica industriale e la messa in sicurezza dei livelli occupazionali, copia ne è stata consegnata ai Prefetti Lucani che ringraziamo: sono soltanto alcuni dei punti focali ed attuali che l’Ugl metalmeccanici ha sottoposto all’attenzione dei cittadini, delle Istituzioni, della politica e che, tramite i Prefetti, giungeranno alla Presidenza del Consiglio, affinché il Governo possa attuare un urgente piano di rilancio”.