A Matera, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un giovane di 18 anni per atti persecutori aggravati.
La sua ex fidanzata si è presentata in Questura, dove, in sede di denuncia, ha riferito che sebbene la loro breve relazione sentimentale fosse finita, il giovane non si era rassegnato e la tempestava di telefonate, di messaggi e di squilli, giungendo persino a minacciarla di rendere pubbliche le foto che la ritraevano in intimità se non avesse cambiato idea e non fosse tornata con lui.
Ciò che l’ha molto spaventata e convinta a rivolgersi alla Polizia è stata una foto raffigurante una pistola con diversi proiettili attorno, inviatale su Messenger dall’ex, domiciliato in un comune della provincia di Taranto, accompagnata da un testo che preannunciava il suo arrivo a Matera, sotto casa per incontrarla.
La giovane, che si portava presso gli uffici di polizia unitamente alla madre, la mattina convenuta, ha ricevuto dall’ex una richiesta di appuntamento presso un centro commerciale.
All’appuntamento però il giovane, invece della ragazza, ha trovato gli agenti della Squadra Volante che lo hanno arrestato.
La ricostruzione della vicenda ha fatto emergere numerose minacce di morte, percosse, vessazioni psicologiche e fisiche erano state compiute dal fidanzato ai danni della vittima sin dall’inizio della loro relazione, dallo scorso mese di Marzo, con un crescendo di violenze, ancora più pressanti dopo che la donna aveva deciso di lasciarlo. Da quel momento era diventato la sua ombra.
Le evidenze probatorie assunte sono state comunicate al P.M. di turno della Procura della Repubblica di Matera che ha disposto l’arresto in carcere del giovane.
La soluzione della vicenda ha visto l’ottima collaborazione tra vittima, famiglia e Polizia di Stato che nell’occasione ha adottato i più recenti protocolli operativi.