I Segretari Fials Matera Giovanni Sciannarella e Marco Bigherati denunciano con forza la decisione di CGIL, UIL e Nursing Up di non sottoscrivere il nuovo Contratto Nazionale della sanità pubblica.
I segretari spiegano:
“Una scelta incomprensibile che priva i lavoratori di fondamentali incrementi economici e di importanti conquiste contrattuali, lasciandoli soli in un momento in cui avrebbero invece meritato riconoscimenti concreti per il loro impegno e la loro professionalità.
Da tempo avevamo evidenziato come le risorse messe a disposizione dalla recente legge di Bilancio fossero insufficienti, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni al governo.
Tuttavia, per senso di responsabilità e rispetto verso i lavoratori, FIALS si era resa disponibile a firmare un’ipotesi contrattuale che accoglieva gran parte delle nostre proposte normative.
Purtroppo, la mancata adesione di CGIL, UIL e Nursing Up ha fatto sfumare un’opportunità irripetibile per ottenere benefici economici e miglioramenti normativi di grande valore.
Le risorse economiche ora negate comprendono:
- Aumento della tariffa delle prestazioni aggiuntive a 50 euro l’ora.
- Risorse aggiuntive per l’indennità notturna.
- Incremento dell’indennità di specificità infermieristica e di tutela del malato e promozione della salute, con un successivo aumento previsto nel prossimo contratto.
- Adeguamento dell’indennità per le ostetriche al pari di quella degli infermieri, correggendo una disparità storica.
- Aumento dell’indennità di pronto soccorso, con arretrati da giugno 2023.
Tra le migliorie contrattuali ora inaccessibili:
- Incremento degli stipendi mensili:
– 193,90 euro per l’Area ad elevata qualificazione;
– 135 euro per i Professionisti della Salute e i Funzionari;
– 127 euro per l’Area degli Assistenti;
– 120 euro per l’Area degli Operatori;
– 115 euro per il Personale di supporto (comprensivi della vacanza contrattuale).
- Nuove tutele sindacali, con strumenti per migliorare le condizioni lavorative come:
– Limitazione dell’uso delle pronte disponibilità per salvaguardare il benessere psicofisico dei lavoratori.
– Regolamentazione contrattuale della libera professione.
– Maggiori tutele contro le aggressioni al personale sanitario, con introduzione del patrocinio legale e supporto psicologico per le vittime.
– Potenziamento della formazione continua, con le ore ECM incluse nell’orario di lavoro.
– Introduzione dell’age management, con esonero dai turni notturni e dalle pronte disponibilità per i lavoratori con più di 60 anni.
– Settimana corta sperimentale, per favorire la conciliazione vita-lavoro.
– Estensione delle ferie solidali.
– Turnazione opposta prioritaria per genitori di figli minori e famiglie monoparentali.
– Nuovi requisiti per l’accesso all’elevata qualificazione: laurea triennale o titolo equipollente e 7 anni di incarico funzionale, posizione organizzativa e/o coordinamento svolto.
– Progressioni verticali tra le aree fino al 31 dicembre 2026, con requisiti alternativi al titolo di studio.
Con questa scelta che ribadiamo è puramente politica ed irresponsabile, CGIL, UIL e Nursing Up impediscono a migliaia di lavoratori della sanità di accedere a benefici economici e miglioramenti normativi che avrebbero avuto un impatto diretto e positivo sulle loro condizioni di lavoro e sulla qualità della vita.
FIALS ribadisce il proprio impegno nel difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori della sanità, continuando a lottare con determinazione per ottenere il riconoscimento che meritano.
Non arretreremo di un passo, convinti che la nostra battaglia sia quella giusta”.