L’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, intervenendo all’undicesimo congresso di Legacoop Basilicata, a Matera, ha dichiarato:
“Lo stare insieme, il senso di comunità, dell’appartenenza, sono la modalità più idonea per la Basilicata a non perdere la direzione giusta, oggi finalmente ritrovata, e il presupposto per ogni politica di sviluppo futura.
Lavorando sempre con umiltà, responsabilità, coraggio.
Questo senso di unità e responsabilità si esprime al massimo nel modello cooperativistico di Rete impresa che rappresenta il passato e il presente ma soprattutto che vivrà nel futuro.
Grazie alla capacità di stare insieme in questi anni non sono mancate sinergie e percorsi condivisi che ci hanno fatto acquisire anche visibilità nazionale per incrementi importanti su occupazione, PIL ed export e nel comparto dell’agroalimentare i dati, presentati nel dicembre scorso agli Stati Generali dell’Agricoltura, ne sono emblema significativo delle politiche messe in campo.
Negli ultimi 5 anni il valore aggiunto delle produzioni agricole è passato da 332 milioni di euro a 542 milioni di euro.
Affermare oggi che la produzione della Basilicata comincia ad avere un valore sul mercato e una propria identità riconoscibile ci inorgoglisce, perché gli strumenti messi a disposizione del comparto sono andati proprio in questa direzione.
E dobbiamo continuare a migliorare.
Nessuno oggi può immaginare un futuro per questa regione senza ambiente, agricoltura e turismo: sono gli elementi che caratterizzano la nostra terra, da mettere insieme con intelligenza, tenendoli vivi in una connessione virtuosa.
Come Regione Basilicata, non abbiamo lasciato indietro nessuno, abbiamo salvato amministrazioni e quindi comunità, che nella nostra terra sono per lo più rurali.
Abbiamo sempre attenzionato le fasce deboli, con strumenti per il sostegno.
Pensiamo alle 4200 famiglie della platea della forestazione regionale o la reddito minimo di inserimento.
Abbiamo comunque sostenuto l’impresa con bandi quali quelli destinati a PIAe MiniPIA.
Non si può negare che soprattutto negli ultimi anni abbiamo assunto una centralità tra le regioni del mezzogiorno, anche grazie a Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Oggi in Italia siamo guardati come la ragione simbolo del riscatto.
Negarlo è negare noi stessi.
Abbiamo provato a riorganizzare un sistema rimettendo la macchina amministrativa in moto, molto ancora abbiamo da fare, ma la direzione, ritengo, è quella giusta.
La Basilicata e la sua gente non amano di certo i salti nel buio, ma vogliono speranze e guide credibili.
Ora ci vuole un progetto in continuità con quanto già fatto che rilanci l’obiettivo su cosa dobbiamo ancora fare, immaginando una Basilicata non al 2024 ma al 2050, per orientare le scelte politiche proprio alla gestione sostenibile delle risorse naturali sulle quali possiamo e dobbiamo puntare per legare i tre settori strategici dell’agroalimentare, dell’ambiente e del turismo”.
Di seguito le foto dell’incontro.