Il Gruppo d’azione “Architetti innovativi Matera” interviene nel dibattito relativo al “Parco del Campo” il progetto del Comune di Matera che intende ridisegnare la zona intorno allo stadio:
“La procedura adottata dall’Amministrazione Bennardi esclude ancora una volta il confronto preliminare con i cittadini e con gli Ordini professionali su un progetto che interessa una vasta zona della città connotata da diverse funzioni sociali, economiche e ricreative”.
L’architetto Giovanni Martemucci, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Matera, dichiara:
“La valutazione e la condivisione dei requisiti che il progetto deve avere è la prima operazione che il Comune avrebbe dovuto svolgere convocando i professionisti locali attraverso il coinvolgimento degli Ordini professionali per attuare, concretamente, quella progettazione partecipata a cui l’Amministrazione Bennardi dice di tendere.
In realtà le cose sono andate diversamente e, con una determina dirigenziale, quindi senza un percorso di evidenza pubblica, si è affidato il progetto di fattibilità di una vasta area della città in assenza di un confronto preliminare.
Quando si parla di interventi chiave come questo, la strada del concorso di progettazione è la via maestra.
Solo così si può scegliere l’intervento più funzionale ed architettonicamente più valido.
Come Ordine degli Architetti abbiamo dato la massima disponibilità a collaborare con il Comune, ma non siamo mai stati interpellati né su questo progetto né su altri come Piazza della Visitazione. Bennardi parla spesso di progettazione partecipata ma, nei fatti, non si è mai aperto al dibattito”.
Il gruppo d’azione Architetti Innovativi con l’Ordine degli Architetti di Matera aveva proposto all’amministrazione Bennardi l’istituzione a Matera della Casa dell’architettura che sarebbe stato il luogo ideale per confrontarsi su queste tematiche di programmazione urbana. Proposta che è rimasta lettera morta.
Così l’architetto Sergio Venezia del gruppo Architetti Innovativi:
“Assegnare direttamente a progettisti di Lecce, per 26mila euro, un progetto studio senza aver definito e concordato linee di indirizzo progettuali, evidenziato criticità, definito esigenze e soprattutto obbiettivi a cui deve tendere un’opera complessa per rilanciare un’area centrale della nostra città, è puro spreco di risorse.
Infatti, emerge solo uno studio di diletto architettonico.
Un progetto calato dall’alto, estraneo alla nostra città e soprattutto senza finalità.
Le linee guida (Progettare e Costruire a zero sprechi), ormai consolidate a livello internazionale, per ottenere una progettazione qualitativamente elevata ha come centralità la collaborazione e la cooperazione tra gli attori portatori di interesse pubblici (Ordini Professionali, Amministrazioni, Associazioni, Enti) con la finalità di eliminare errori progettuali, costruttivi, spreco di risorse pubbliche e rispettare i tempi di consegna, così da centrare le esigenze e gli obbiettivi richiesti in fase di concertazione.
E’ fondamentale un’apertura verso gli ordini professionali in quanto sono in grado di valutare le scelte garantendo terzietà e orientare un progetto che, nel nostro caso interessa, una somma elevate e che, se mal investita, rappresenta uno spreco per l’intera città.
Creare un tavolo tecnico con gli attori portatori di interessi pubblici presso il Comune di Matera è la priorità a cui deve tendere l’amministrazione Bennardi”.