Ecco quanto dichiara il presidente della Prima Commissione consiliare, Pasquale Cariello:
“Le Unioni di Comuni mirano ad aumentare l’efficacia e l’efficienza nello svolgimento delle funzioni e nell’erogazione dei servizi in capo ai Comuni, senza modificare l’identità delle singole amministrazion.
Verranno auditi in commissione i sindaci dei Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, sia della provincia di Potenza, dove già sono presenti due Unioni consolidate e cinque ancora non iscritte, e in particolar modo della provincia di Matera, dove ancora non vi sono presenti realtà di questo tipo.
Alla luce della chiusura in questi anni delle Provincie e delle Comunità montane, è più che mai opportuno ascoltare le necessità effettive dei sindaci dei piccoli Comuni, dove si registra addirittura la mancanza di segretari comunali pronti a svolgere questo incarico prestigioso.
I sindaci, non bisogna dimenticarlo, vanno auditi perché vivono le esigenze degli enti che rappresentano e che guidano e sono il primo baluardo a difesa delle istanze dei cittadini.
È utile che i piccoli Comuni si fondano in queste Unioni per usufruire delle misure agevolative previste al fine di superare il problema del sottodimensionamento dei governi locali, per accrescere l’efficienza e l’efficacia nella gestione delle funzioni assegnate e per riportare alla scala territoriale adeguata la programmazione dello sviluppo.
Esercitare in forma associata le funzioni fondamentali dei Comuni, comporta e favorisce una serie di aspetti soprattutto concernenti l’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale tra cui gestione finanziaria, pianificazione urbanistica, edilizia scolastica e altri compiti affidati alla competenza comunale.
Altrettanto dimostrato è un risparmio complessivo di spesa corrente degli enti convenzionati, nonché un miglioramento dei servizi erogati.
Confido in un’attenzione e partecipazione a questo percorso da parte delle istituzioni dei singoli Comuni che spero comprendano appieno l’istituzione di questo processo”.