In attesa che si compia il tradizionale Ottavario con i suoi riti conclusivi, si è chiusa nella notte la 634esima edizione della festa della Bruna.
Un altro successo per la comunità materana, ormai apprezzato nel mondo.
Tutto si è svolto secondo il programma religioso e laico, con il grande folklore conclusivo dello strazzo del carro, un rito ancestrale, liberatorio e propiziatorio, avvenuto tra le scale della chiesa di Santa Lucia e piazza Vittorio Veneto.
Prima i tre giri propiziatori del carro in piazza Duomo. Come ogni anno, il bilancio dell’assalto è di qualche contuso e ferito lieve; anche se un agente della polizia di Stato è stato travolto dalla calca ferendosi.
La Questura stima una presenza di 10mila persone in piazza Vittorio Veneto, quattromila in piazza San Francesco e mille in piazza Duomo.
Bella la parentesi imprevista della promessa di matrimonio di un ragazzo alla propria fidanzata davanti alla Madonna della Bruna, durante la processione del mattino in via del Corso.
Il sindaco, Domenico Bennardi, è soddisfatto del bilancio complessivo della festa:
“Ringrazio coloro che, a vario titolo, si sono impegnati perché tutto andasse per il meglio.
Penso alla Polizia locale, alla prefettura con le forze dell’ordine e all’associazione “Maria SS della Bruna”, ma anche agli operai della manutenzione urbana, alla Protezione civile, ai Lavori pubblici, ai tanti volontari, alla ditta pulizie della Cosp Tecnoservice, che ci ha restituito già stamattina una città pulita e riordinata; ringrazio ancora la ditta bus Miccolis, per aver garantito il trasporto urbano.
La tradizione dello strazzo è stata rispettata, ci sono nuove norme di sicurezza, ma è una festa che si svolge da secoli così.
Certo, c’è sempre l’ansia che qualcuno si faccia male, ma per fortuna grazie alla collaborazione del Comitato e delle forze dell’ordine è andato tutto bene.
È un atto di condivisione, una rigenerazione non un atto violento.
Ogni brandello che viene preso del carro, diventa un pezzo di sacralità che arriva nelle case e nei negozi.
Abbiamo ospitato nella sede della Fondazione Matera 2019 una delegazione di anziani del “Brancaccio”, gestito dalla cooperativa “Il Sicomoro” che ringrazio, per assistere allo strazzo da un luogo privilegiato e con una visuale privilegiata.
Con me nella processione della sera, c’è stato anche il piccolo Carmine, eletto sindaco della Bruna dei bambini, che si è detto molto emozionato per l’esperienza vissuta.
La conclusione dei fuochi è stata bella e acusticamente meno impattante rispetto al passato.
Un grazie va alla Regione Basilicata per la deroga concessa, affinché vincesse la tradizione di Matera per una festa che ormai è di tutti i lucani.
Un po’ di amaro rimane per gli inconvenienti alla processione dei pastori, apriremo fin da subito insieme il comitato un confronto con la Questura, affinché si possa rispettare il più possibile la tradizione, pur contemperandola con le nuove norme di sicurezza”.