Dopo la notizia della scomparsa del senatore Angelo Ziccardi, molti sono stati i messaggi di cordoglio.
Di seguito le condoglianze.
La vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi, ha dichiarato:
“La Basilicata perde uno degli esponenti politici più rappresentativi, protagonista della stagione della riforma fondiaria e di tante altre iniziative a difesa delle fasce più deboli della popolazione.
Esprimo profonda vicinanza ai familiari del sen. Ziccardi, in particolare alla figlia Anna, dirigente della Regione Basilicata.
Sono certa che la sua testimonianza di uomo e di rappresentante delle istituzioni saprà essere da esempio per tanti giovani del Mezzogiorno”.
Il consigliere regionale Piero Lacorazza ha ricordato:
“Per chi, come me, muoveva i primi passi nella sinistra giovanile negli anni ’90, Angelo Ziccardi ha sempre rappresentato, come mio nonno Pietro, anch’egli comunista della stessa generazione, un punto di riferimento essenziale, un protagonista delle lotte per il riscatto del popolo lucano che con il suo esempio ha saputo trasmettere alle future generazioni il senso più autentico della battaglia progressista.
Le più sentite condoglianze ai familiari per la scomparsa del senatore.
Nel corso della lunga esperienza sindacale, politica e parlamentare, Ziccardi, che fu anche consigliere regionale nella prima legislatura e non fece mancare il suo contributo quando recentemente è stato riscritto lo Statuto regionale, fu l’autore della legge n. 285/78 per l’occupazione giovanile e, da ultimo, si occupò con lungimiranza dei piccoli Comuni, offrendo un contributo di elaborazione importante ed attuale.
Non lo dimenticheremo”.
Pietro Simonetti, già segretario generale della cgil Basilicata, dichiara:
“Angelo Ziccardi decise di lottare per ‘l’estrema precarietà’ che si viveva allora.
Adesso e quasi impossibile immaginare quali potessero essere le condizioni dei lavoratori e del popolo in quei tempi.
Ziccardi si riferisce, come scrive in uno dei suoi ultimi lavori, ‘La politica come impegno collettivo’, alla miseria che colpiva intensamente Irsina,la Basilicata e il Mezzoggiorno anche nel secondo dopoguerra.
Che fare in questa situazione?
Scelse di combattere la miseria, assieme a tanti altri, per creare lavoro con la rottura del latifondo, che riquardava l’80%del territorio lucano, e attivare le risorse produttive:riforma agraria, irrigazione, case, risanamento degli abitati, infrastrutture, industrializzazione.
Grandi trasformazioni che hanno cambiato la Basilicata e le condizioni di vita della popolazione a seguito di grandi movimenti di lotta.
Programmi, disegni di legge, alcuni del 1973 sull’occupazione giovanile, che determino l’assunzione di oltre 3000 giovani in Basilicata, e sul collocamento, oltre alle iniziative su piccoli Comuni, ed il recupero delle aree abbandondate della riforma agraria con l’agricoltura sociale, ecco alcune delle iniziative proposte e attuate da Ziccardi.
Una vita spesa nel pensare, proporre, lottare, per far vivere il Movimento sindacale,il Partito,le Istituzioni come organi di rappresentanza e di partecipazione per il lavoro e la democrazia.
Costruzione di percorsi unitari del fronte progressista :ecco la pratica e l’agire politico di una vita. Che insegna molto per l’oggi.
Non ho potuto riabbracciare Angelo nei giorni scorsi a Matera, per un convegno sul 1968 nelle campagne, posso dire che mi ha insegnato molto assieme ad un altro irsinese, luigi Tammone bracciante, dirigente cgil e della Federbraccianti nazionale.
Gli ultimi progetti attuati per i migranti braccianti in Basilicata – conclude Simonetti – portano il suo segno”.
Il coordinatore nazionale di Articolo Uno- Mdp, Roberto Speranza, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Piangiamo oggi la scomparsa di un grande uomo della sinistra lucana.
L’amore per la sua terra e la difesa instancabile dei diritti dei più deboli hanno rappresentato le coordinate principali della vita politica di Angelo Ziccardi.
La sua lezione e il suo impegno saranno scolpite per sempre nella memoria della comunità democratica e progressista della Basilicata”.
Il ricordo del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, sulla figura del Senatore:
“La scomparsa del Senatore Angelo Ziccardi rappresenta la perdita di un altro tassello testimoniale di un periodo straordinario della Repubblica Italiana e del territorio lucano e meridionale.
La sua militanza nel Pci, le sue lotte con i contadini del Materano e il suo impegno parlamentare riflettono il suo lavoro per garantire i diritti di un popolo che usciva sconfitto dal regime fascista e dalla guerra.
La sua presenza è stata sempre illuminante e propositiva, nella visione costruttrice di un futuro per la nostra terra e per la nostra città”.
La Cgil Basilicata in una nota stampa ha dichiarato:
“La Cgil di Basilicata esprime il suo cordoglio per la scomparsa del Senatore Angelo Ziccardi.
Ziccardi è stato un protagonista per le lotte di emancipazione dei contadini in Basilicata, un grande dirigente politico e sindacale a sostegno delle persone più deboli, leader e organizzatore dei movimenti di lotta per la conquista delle terre nella provincia di Matera e protagonista della scena sindacale e politica, prima come dirigente della Federbraccianti e poi come Senatore del Partito Comunista.
Indelebile il tratto umano ed il profilo di un uomo dedito alla politica e alla gente, da dirigente e promotore di grandi battaglie, da uomo delle istituzioni impegnato sul versante del lavoro, sulla legge per l’avviamento al lavoro dei giovani, sui temi dell’occupazione e nel continuo impegno per lo sviluppo dei nostri territori, in ultimo come presidente della Lega per le Autonomie Locali.
Per tutta la Cgil, Angelo Ziccardi è un esempio di virtù politiche e umane che va ricordato e fatto conoscere ai più giovani”.
In una nota dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Braia, si legge:
“L’agricoltura lucana deve molto ad Angelo Ziccardi, uno dei protagonisti della Riforma fondiaria in Basilicata e delle lotte per la terra nella provincia di Matera, uomo e politico presente sempre, comunque e dovunque, in cui si condensavano i valori che si auspica debbano essere sempre presenti in chi condivide un impegno umano e di rappresentanza istituzionale e politica della nostra terra.
Con il suo impegno sui temi dell’emancipazione dei contadini, del lavoro e dell’occupazione, non ha mai negato un sorriso e non ha mai perso la lucidità necessaria per suggerire comportamenti consoni alla difficoltà politica del momento.
Invitava sempre tutti all’unità e a camminare insieme verso un riscatto della società Materana e Lucana che lo ha visto protagonista nei 30 anni di attivismo politico a tutti i livelli.
A nome del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali sincere condoglianze alla Dirigente regionale Anna Ziccardi, già dirigente Alsia, al marito, il giornalista Scandiffio, anch’esso dipendente regionale e alla famiglia Ziccardi tutta”.
In un comunicato del presidente della Fondazione Basilicata Futuro, Giovanni Casaletto, si legge:
“È difficile esprimere il senso di tristezza e di vuoto che produce la scomparsa di Angelo Ziccardi.
Con lui se ne va non solo un pezzo di storia, di impegno politico e sindacale di questa regione, ma viene meno un inossidabile punto di riferimento, un uomo di straordinaria intelligenza e carisma che fino all’ultimo giorno non ha mai fatto mancare il suo contributo onesto, appassionato, di idee, di ragionevolezza.
Ha fatto sentire la sua voce e fatto conoscere il suo pensiero nelle diverse e tribolate fasi di vita della sinistra politica, da attento conoscitore di quest’ultima e in un costante e mai interrotto dialogo con le persone, nelle passeggiate materane con amici e compagni, con l’autorevolezza e l’avvedutezza del dirigente politico di primo piano e di lungo corso.
Sono tanti i ricordi che mi legano ad Angelo, è stato un amico della Fondazione Basilicata Futuro ed un insostituibile riferimento morale e politico, ideatore e promotore di tante nostre iniziative, in ultimo quella svolta a Matera lo scorso 14 dicembre sul ’68 nelle campagne, con un punto di vista mai banale e sempre inedito sui tanti aspetti e temi trattati, dall’organizzazione del movimento di lotta per la terra alle tante chiacchierate, più volte scambiate, sulla politica e sull’attualità.
Fino all’ultima telefonata che mi ha fatto, convalescente, per commentare l’iniziativa sul ’68 ed i progetti in corso sugli archivi locali del Partito Comunista e del movimento operaio.
Voglio rivolgergli un sentito grazie per ciò che ci lascia, per quel nobilissimo bagaglio di umanità e di saggezza, per la straordinaria tenacia di combattente, di militante e dirigente.
Tra i tanti istanti ricordo aneddoti e insegnamenti, a volte pronunciati, altre volte consegnati con una battuta, con ironica esortazione.
Porto il rimpianto di non aver mai dato seguito all’invito, più volte rivolto, per una approfondita chiacchiera su intuizioni e limiti dell’esperienza politica del PCI in Basilicata, per un incontro con giovani e studiosi sulle fasi dell’insediamento industriale nella Val Basento e sul senso della lotta politica negli anni del suo impegno in prima fila.
Ai familiari rivolgo un pensiero di cordoglio, sentito e affettuoso, perché grandi sono state l’ammirazione, la simpatia e la stima per una persona bellissima e da esempio per i militanti di ieri e per i cittadini di domani”.
Il consigliere e segretario regionale del Pd, Mario Polese, sulla scomparsa del senatore lucano, dichiara:
“Ci lascia un uomo straordinario e un politico illuminato.
Pur se alfiere di una generazione molto lontana dalla mia, ho sempre riconosciuto in Angelo Ziccardi un riferimento vero e importante per le lotte, di cui fu protagonista a partire dagli anni ‘40 del secolo scorso, a favore della libertà e della giustizia per gli oppressi e per gli ultimi nella difficile realtà sociale di allora non solo della Basilicata ma di tutto il Mezzogiorno.
La nostra regione e i cittadini lucani devono molto a Ziccardi.
Fu uno dei protagonisti della Riforma agraria nella nostra Basilicata che tanto ha significato per il tessuto lavorativo e produttivo della nostra regione.
Ma non solo: è stato uno dei ‘padri fondatori’ dell’ente Regione agli inizi degli anni ’70 e poi da senatore della Repubblica fu capace di orientare il Parlamento italiano sulle tematiche del lavoro essendo estensore e primo firmatario della legge sull’avviamento al lavoro dei giovani.
Ci vorrebbe un romanzo per ricordare tutto quanto fatto dal senatore Ziccardi come ad esempio la creazione della Consulta nazionale dei piccoli Comuni.
Io lo voglio ricordare come uomo dal grande cuore e dall’impegno infaticabile a favore degli ultimi.
La sua esperienza oggi ci deve orientare in un tempo in cui la solidarietà e i diritti degli oppressi non sono più, purtroppo, principi assolutamente garantiti”.
Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, ha dichiarato:
“Con la scomparsa del senatore Angelo Ziccardi la nostra regione perde una delle figure più rappresentative della politica e della comunità lucana del dopoguerra.
Ha sempre improntato il suo agire politico a difesa della comunità lucana e delle aree interne.
Ziccardi è stato protagonista della storia recente del Mezzogiorno, con le sue indimenticabili lotte per la terra, fino alla sua battaglia parlamentare per la legge 285 in favore della occupazione giovanile; egli ha sempre guardato avanti, oltre la quotidianità, occupandosi della marginalità delle aree interne di cui, con anticipo rispetto a tanti, aveva compreso il pericolo dell’isolamento.
E’ anche grazie al suo impegno, alla sua passione, alle iniziative a favore dei piccoli Comuni ed al recupero delle aree abbandonate della riforma agraria con l’agricoltura sociale, che in Basilicata sono cambiate le condizioni di vita.
Nell’esprimere il cordoglio a nome mio e dell’intero Consiglio regionale della Basilicata, sono certo che il messaggio contenuto nel suo libro ‘La politica come impegno collettivo’ sia quanto mai attuale e utile per le giovani generazioni.
Personalmente, in qualità di Sindaco e presidente dell’Anci Basilicata, ho avuto il piacere di vederlo al fianco degli amministratori locali lucani nelle battaglie a favore del completamento della ricostruzione post sisma 1980”.
Il coordinatore provinciale di Potenza di Articolo Uno – Mdp, Carlo Rutigliano, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La Basilicata piange un gigante della politica e un protagonista della storia lucana ed Italiana, Angelo Ziccardi.
Il suo impegno per l’occupazione giovanile è più attuale che mai, in un Paese che ha ormai relegato le nuove generazioni ai margini della società produttiva.
Ci lascia un esempio unico e prezioso di tenacia e lungimiranza, di militanza e appartenenza politica. Ne faremo tesoro. Grazie Presidente”.
In una nota del sindaco di Irsina (MT), Nicola Morea, si legge:
“Angelo Raffaele Ziccardi, irsinese, è stato uno dei protagonisti della politica italiana del secondo dopoguerra.
Ha difeso e lottato, nelle differenti vesti di senatore, consigliere regionale, rappresentante sindacale, le classi più deboli.
Fermamente convinto della necessità di adottare modelli sociali che consentissero il progresso dei più deboli, l’autonomia dei contadini, la sperimentazione di modelli cooperativistici, al fine di determinare un riscatto del Mezzogiorno di Italia e della Basilicata in particolare.
Con la sua morte va via un pezzo di storia di Irsina e della Basilicata.
Non vanno certamente via l’opera del Sen. Ziccardi, i suoi sogni, le sue speranze ed i progetti di riscatto della nostra terra per i quali tutti, amministratori e cittadini, siamo chiamati a lavorare”.
L’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli, afferma:
“Ho conosciuto il Sen. Angelo Ziccardi in occasione delle elezioni comunali del 1994 quando fu tra i principali sostenitori del primo e vero esperimento politico ovvero la costituzione dei progressisti con cui vincemmo le elezioni a Matera.
L’ho conosciuto come persona che non ha mai posto questioni personali, capace sempre di lavorare per unire le anime e le personalità del centro sinistra, Nazionale, Regionale e Materano.
Persona che ha sempre creduto nella forza creativa dei giovani e non ha mai smesso di animare attività perché potessero essere protagonisti del territorio.
L’altra eredità politica di cui farci carico è la battaglia per i piccoli comuni, con la Carta di Matera sottoscritta nel 2004, che rimane un vero testamento.
Di Lui ricorderò la sua autorevolezza e la misura con cui l’ha sempre esercitata”.
Il Circolo La Scaletta di Matera, attraverso una nota ricorda:
“Con stima e amicizia il senatore Angelo Ziccardi, uomo e politico di grande equilibrio, che attraverso la sua intensa attività politica, ha mostrato sempre grande attenzione per gli aspetti sociali e culturali della città e del territorio.
Ai familiari di Ziccardi il presidente, il consiglio direttivo e i soci porgono sentite condoglianze per la dolorosa perdita”.
In una nota del presidente del Centro Levi di Matera, Lorenzo Rota, si legge:
“La scomparsa del Sen. Angelo Raffaele Ziccardi, avvenuta a Matera ieri 6 gennaio 2019, segna la chiusura di un ciclo della storia degli ultimi decenni della nostra città, e della nostra regione.
- Con Ziccardi se ne va l’ultimo dei personaggi che, con posizioni e ruoli diversi, hanno sapientemente dato impulso e guidato la rinascita sociale, politica e culturale dei nostri territori nel secondo dopoguerra; citiamo: Raffaele Giura Longo (lo sdoganamento “storico” della città dei Sassi);
- Leonardo Sacco (il fautore delle politiche “azioniste” nella nostra regione); Michele Cascino (il politico “fine” ed innovatore)
- Angelo Ziccardi (l’avveduto gestore politico dei movimenti popolari per la conquista dei diritti sociali, e dell’occupazione).
Le vogliamo ricordare insieme queste personalità della politica e della cultura dei nostri territori, perché riteniamo che ad esse, come gruppo “aperto” e collaborativo, dialettico e sinergico nello stesso tempo, come amalgama di intelligenze ed operosità, vada riconosciuto il merito di avere saputo disincagliare, con gli strumenti della Cultura prima e della Politica poi, il destino delle nostre comunità dalla povertà, dal degrado strutturale, dalle impossibili condizioni di vita che le caratterizzavano alla fine della seconda guerra mondiale, efficacemente descritte da Carlo Levi nel suo “Cristo” del 1946.
E lo hanno fatto aprendo la statica società locale alle nuove idee di riformismo repubblicano, ed agli apporti della cultura nazionale, favorendone lo scambio di idee, la condivisione sociale, la partecipazione reciproca; e creando anche qui una sinergia di conoscenza, approfondimento, contaminazione e socializzazione politico-culturale, lievito per il conseguimento dei traguardi di sviluppo che allora si ponevano.
Il loro apporto, il loro esempio, il loro “metodo” politico-culturale, non deve essere lasciato all’oblio dei tempi, ma deve restare come un faro ad illuminare chi ne ha raccolto, o dovrà raccoglierne, la pesante eredità: valga per tutte una citazione, rilasciata dal Sen. Ziccardi, in occasione del suo 90° compleanno:
‘E’ necessario ricostruire i partiti, partiti “veri”, dalle fondamenta,… con gruppi dirigenti (più che “piccoli-leader”) costituiti da giovani, … che tengano presenti le esperienze del passato (positive o negative), e pongano la “questione giovanile” al centro della propria attività politica, per risolvere il problema dell’”inoccupazione” giovanile,… con provvedimenti legislativi “seri” non di “salario garantito”, ma di “occupazione garantita”, come fu fatto nel 1977 con la Legge n. 285’.
Il Centro Carlo Levi di Matera partecipa al dolore della famiglia e al cordoglio della comunità lucana per la scomparsa del Sen. Angelo Ziccardi, Socio Onorario del Centro e ne ricorda il grande impegno profuso, nel secondo dopoguerra, per il riscatto della società contadina lucana, e la costante attenzione e partecipazione alla vita politica, sociale e culturale della nostra Regione”.