L’Istituto Felice Alderisio di Stigliano protagonista alle finali delle Olimpiadi di Robotica che si sono svolte a Genova, progetto finanziato dal ministero dell’Istruzione.
Tra le dieci squadre della categoria Robotica Protesica è stato selezionato il team Probot-TMJ della scuola lucana diretta dal prof. Giosuè Ferruzzi che, alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi, ha superato la selezione per poter arrivare alle finali della città ligure.
Trenta squadre selezionate da scuole di II grado di tutta Italia, composte ciascuna da tre studenti, più un docente coach, hanno presentato i loro progetti dedicati alla robotica medica, divisi nelle tre categorie:
- Protesi Robotiche;
- Robot per l’Assistenza;
- Robot per la Riabilitazione.
Le finali nazionali, organizzate dalla Scuola di Robotica in collaborazione con Liguria Digitale, sono state divise in due eventi:
- nella fase aperta al pubblico, studenti, docenti e famiglie genovesi hanno potuto conoscere i progetti candidati alle finali, esposti negli stand della prima edizione di Edufest, fiera della didattica di Genova.
- La seconda fase si è tenuta negli spazi di Liguria Digitale, partner del progetto Olimpiadi, nel Great Campus Erzelli, all’interno di uno dei più importanti Parchi Tecnologici d’Italia.
Gli studenti hanno presentato i propri lavori a una giuria di esperti ed hanno svolto anche l’Hackathon dedicato a soluzioni tecnologiche per la Sindrome di Poland.
Questi i componenti del team di Stigliano, frequentanti rispettivamente la classe quinta, indirizzo odontotecnico, la classe quarta del liceo scientifico e la classe terza dell’odontotecnico:
- Nicolò Laguardia;
- Matteo Graziano;
- Giada Mazzuca.
A prepararli il coach prof. Francesco Raddi, promotore della partecipazione alle Olimpiadi di tre gruppi scolastici, nell’ambito del progetto didattico “AppLab” dallo stesso ideato e avviato da diversi anni scolastici.
La squadra ha ideato e realizzato un prototipo di protesi totale robotizzata della mandibola umana, pensando a particolari traumi, malattie tumorali o malformazioni congenite che limitano la persona nel mangiare, parlare o anche semplicemente respirare (per non parlare dell’aspetto estetico).
Il lavoro di realizzazione del prototipo realizzato, dopo la prima fase di selezione della idea progettuale, è stato svolto anche con il fondamentale contributo di altri docenti dell’Istituto, tra cui:
- Domenico Mondillo;
- Domenico Lamagna (coadiuvato dallo studente Giovanni Lubreglia);
- da Felice Bisignano per la parte dell’assemblaggio del prototipo.
La competizione ha visto la partecipazione di scuole con indirizzi di studi specifici del settore informatico e robotico e quindi con competenze e aspettative molto alte, ma nonostante il divario tecnico e di competenza, il tema dell’IIS Alderisio è riuscito ad essere presente in finale e a classificarsi al quarto posto.
Soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico dell’Alderisio, prof. Giosuè Ferruzzi:
“E’ fondamentale fornire stimoli adeguati agli studenti e che la scuola non sia solo quella della conoscenza, ma anche del fare.
Gli studenti devono essere formati con specifiche competenze anche trasversali”.
Ecco le foto.