Prosegue a colpi di sentenze, la battaglia dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Bennardi, contro abusi e speculazioni edilizie in aree nevralgiche della città dei Sassi.
Ecco quanto fa sapere l’amministrazione:
“Nei giorni scorsi, infatti, il supremo organo di giustizia amministrativa ha confermato, con completa motivazione, l’ordinanza di rigetto del Tar Basilicata sulla vicenda della ristrutturazione edilizia dell’ex mulino Gagliardi.
Il Comune, rappresentato e difeso dal dirigente dell’Avvocatura pubblica, Enrica Onorati, aveva bocciato l’intervento di un privato perché nel progetto erano state inglobate due particelle non di proprietà, che sarebbero servite come accesso alle unità immobiliari previste.
Poi c’era stata la mancata prova dello stato di legittimità dell’immobile, soprattutto in merito alla destinazione d’uso attuale (essendo ex area artigianale non si poteva fare più del 25% di conversione edilizia), rispetto alla quale si sarebbe dovuto applicare il Piano attuativo, o in alternativa fare riferimento a norme che impongono una preventiva convenzione con il Comune sia sul prezzo di vendita che di locazione, proprio per impedire la speculazione.
Il Consiglio di Stato, intanto, ha respinto l’istanza cautelare di sospensione del diniego avanzata dalla ditta, e il prossimo 8 marzo si pronuncerà nel merito.
L’altro caso, la cui procedura risale al lontano 2004, riguarda l’istanza di un cittadino per costruire villette unifamiliari su suolo di proprietà, ma inserito nel Peep come area verde: cemento al posto di un parco.
Anche in questo caso, il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello del cittadino alla giusta sentenza del Tar”.
Ha commentato il sindaco Bennardi:
“La città di Matera, sul piano urbanistico ed edilizio ha subìto nei decenni vere e proprie violenze.
Oggi siamo nella semplice ma fondamentale condizione di dover mettere al bando tutti i fenomeni speculativi, per evitare di reiterare errori del passato.
Sono soddisfatto per come si è espressa la giustizia in questi procedimenti, e stima per l’operato dell’Avvocatura comunale”.