Matera: protesta “per evacuare la barbarie della Felandina” e dare “un’alternativa dignitosa” ai braccianti. I dettagli

Dopo la manifestazione promossa nel Metapontino, il Forum delle Terre di dignità, nato alla scopo di tutelare i lavoratori migranti costretti in capannoni allestiti proprio nel territorio di Bernalda, ha organizzato questa mattina un altro presidio davanti alla Prefettura di Matera.

L’iniziativa è stata organizzata da Altragricoltura, Associazione NoCap e Comitato Braccianti della Felandina.

Di seguito, il testo integrale con le richieste del Forum delle Terre di dignità:

“Il Forum delle Terre di Dignità, riunito in assemblea nella Piazza di Serra Marina di Metaponto il 23 agosto 2019, durante la manifestazione che ha visto la nutrita partecipazione dei braccianti insediati alla Felandina di Metaponto e riuniti nel Comitato Braccianti delle Felandina, di numerose associazioni, movimenti e sindacati e organizzazioni agricole nazionali e territoriali nonché di campagne di opinione e sociali internazionali, con l’adesione di realtà associative extraterritoriali e di forze politiche e rappresentanti istituzionali ed alla presenza di una delegazione di sindaci e della Provincia di Matera, ribadisce le cinque richieste di civiltà rivolte alla Regione Basilicata, alla Prefettura di Matera, al Governo Nazionale già consegnate alla Prefettura di Matera il giorno 23 agosto e poste a base della convocazione della mobilitazione nelle campagne del Metapontino.

Ovvero:

1) Che la Regione renda immediatamente disponibili per la Provincia di Matera i soldi messi a disposizione dell’UE per l’accoglienza (e fermi a Potenza) in modo da dare una prima risposta civile

2) Che la Prefettura di Matera indichi con chiarezza quale è la proposta per evacuare la barbarie della Felandina in modo che i braccianti che vi vivono abbiano un’alternativa dignitosa anche temporanea per evitare che si riformino inevitabilmente accampamenti di fortuna e garantendo il diritto alla salute, all’informazione e alla cittadinanza

3) Che si componga presso la Regione un Tavolo permanente con il pieno coinvolgimento dei Comuni, delleforze sociali e sindacali e del volontariato civile impegnato per affrontare il tema del superamento dei ghetti

4) Che si realizzi un piano organico per gestire le campagne di raccolta

5) Che vengano realizzate misure regionali per garantire, con l’attuazione delle norme sui diritti del lavoro e contro il caporalato, il pieno diritto delle imprese agricole a realizzare reddito assicurando servizi e il rispetto del prezzo minimo al campo intervenendo sulla speculazione commerciale e finanziaria

Sulla crisi della “Felandina”, precisa e chiede alla Regione Basilicata, alla Prefettura di Matera ed al Governo Nazionale:

a) essendo obiettivo del Forum, nell’interesse di tutta la Comunità, quello di superare tutti i ghetti come condizione disumana e incivile, per garantire un’accoglienza diffusa e dignitosa che favorisca l’integrazione e il pieno e civile sviluppo fondato sull’inserimento, chiediamo che (prima di mettere in atto le iniziative di evacuazione) venga immediatamente esplicitato e assunto un piano per il trasferimento degli abitanti della Felandina che indichi con chiarezza:

– dove potranno risiedere e abitare i lavoratori impegnati nelle campagne e in quali condizioni

– come verrà garantito loro di poter vivere e abitare nel territorio in modo da poter essere nella condizione di raggiungere i luoghi di lavoro nell’area in cui sono impegnati

b) al fine di superare le difficoltà frapposte alla piena attuazione dei diritti costituzionali al lavoro, alla salute ed alla cittadinanza e nell’interesse sia dei lavoratori insediati alla Felandina, sia delle imprese del territorio, come iniziative d’urgenza, chiediamo:

– che venga istituito il servizio della “Residenza fittizia” (o virtuale) per poter esercitare a pieno il diritto all’accesso ai servizi ed ai diritti costituzionalmente riconosciuti;

c) con l’intendimento di coinvolgere pienamente le comunità e il territorio nella soluzione della crisi, anche con l’obiettivo di “allentare e condividere” le responsabilità del Comune di Bernalda, presso la Prefettura di Matera si realizzi urgentemente un Tavolo con il coinvolgimento della Provincia, di tutti i Sindaci della Provincia, delle forze sociali attivamente impegnate per poter facilitare soluzioni. Il Forum Terre di Dignità (che aggrega come aderenti molte delle realtà sociali, sindacali e associative laiche e cattoliche attive e, come sostenitrici, un cresce numero di rappresentanti istituzionali e forze politiche) si rende immediatamente disponibile.

d) che presso la Presidenza della Regione Basilicata, con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, si realizzi un incontro urgente per poter concertare soluzioni di competenza regionale a partire da due obiettivi principali:

– lo sblocco degli strumenti e dei finanziamenti già disponibili per l’utilizzo dei fondi PON sull’accoglienza e l’ospitalità (e sulle modalità del loro utilizzo che devono evitare la realizzazione di nuovi ghetti istituzionalizzati)

– la realizzazione piena degli strumenti istituzionali previsti dagli articoli sulla “Rete dell’Agricoltura di Qualità” contenuti nella Legge 199 contro il Caporalato (fin qui inapplicati nella provincia di Matera) e che consentirebbero di implementare strumenti nuovi per costruire un tessuto legale ed efficiente in cui si possano muovere lavoratori e datori di lavoro.

Il Forum, sottolineando il carattere di luogo dell’Alleanza fra agricoltori, braccianti e cittadini e l’obiettivo di sviluppare la piena responsabilità delle istituzioni del territorio che fin qui per oltre dieci anni si sono dimostrate incapaci di affrontare un problema evidente nel territorio legato soprattutto alla necessità di garantire allo sviluppo della nostra agricoltura in crisi le migliori condizioni di servizi, supporti e regole, ribadisce la richiesta di dare finalmente risposte piene e certe ai problemi legati alle campagne di raccolta nel territorio, al lavoro agricolo, al corretto e trasparente rapporto fra domanda e offerta di lavoro, ed al pieno riconoscimento dei diritti degli agricoltori a produrre reddito e ricchezza sociale, ambientale ed economica (con le regole e le azioni per assicurare il prezzo minimo al campo, servizi efficaci e trasparenti sull’intermediazioni, i trasporti e l’ospitalità), a quello dei cittadini del territorio a vivere nelle aree rurali con sicurezza e con la certezza dell’integrazione, a quello dei lavoratori (tutti) ai diritti del lavoro e ad una vita degna.

Fa appello al Prefetto di Matera

– a concertare il piano dell’evacuazione della Felandina con i soggetti direttamente coinvolti e con quanti si rendono disponibili a contribuire alla soluzione

– a sospendere ogni azione di “sgombero” fino a quando il piano di evacuazione (che si può realizzare in poche settimane) non sia realizzato e fino a quando ai lavoratori insediati nella Felandina non venga garantito di poter terminare il contratto di lavoro in cui sono impegnati (e che perderebbero se spostati lontano con danno per loro e per le aziende del territorio) e fino a quando non abbiano percepito il salario cui hanno diritto e che potrebbero essere non più in condizioni di incassare se allontanati.

Chiede un incontro urgente col Prefetto per concertare e concordare le iniziative coinvolgendo anche la Provincia di Matera e i sindaci interessati e che il Prefetto invii questo documento con le richieste alla Regione Basilicati rendendosi interprete della necessità di un incontro urgente con la Presidenza della Regione”.