Riceviamo e pubblichiamo una nota di Michele Paterino – ex consigliere comunale di Matera:
““Dire la verità è sempre la politica migliore ”.
Ritengo opportuno e doveroso ripercorrere quanto accaduto al Comune di Matera a proposito della realizzazione nella Zona industriale “La Martella” di un impianto per la produzione di biometano mediante trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU).
In data 17 dicembre 2024 la Regione Basilicata – Ufficio Energia, con determinazione dirigenziale n. 23BD.2024/D.0187, ha autorizzato “a una società privata i lavori per la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di biometano mediante trattamento anaerobico di FORSU da realizzarsi nell’area industriale “La Martella” nel Comune di Matera con una serie di prescrizioni relative alla realizzazione e gestione dell’impianto stesso”.
Cronaca di una conclusione scontata verrebbe da commentare, se si considera che lo scrivente, con una puntuale interrogazione in Consiglio Comunale, prendendo in esame il problema, aveva già preannunciato il rilascio dell’autorizzazione, allora in fase di valutazione conclusiva, da parte della Regione Basilicata nella succitata zona industriale in area contigua alla piattaforma ecologica comunale.
Una vicenda su cui, come è noto, il Consiglio Comunale “aperto” del 29 gennaio 2024 aveva visto un’ampia partecipazione, oltre che dei comitati dei cittadini residenti nel borgo La Martella, anche di rappresentanti di enti pubblici e di ordini professionali e in quell’occasione l’assise, facendo proprie le forti preoccupazioni espresse dai cittadini del Borgo per gli eventuali impatti negativi sull’ambiente, sulla vivibilità e sulla loro salute, procedette ad approvare all’unanimità un ordine del giorno che ha escluso in maniera definitiva la realizzazione in quel sito di un impianto di produzione di biogas nella consapevolezza che, su alcune questioni di particolare importanza, non si può decidere contro la volontà dei cittadini.
Se da un lato è opportuno evidenziare che in ordine alla localizzazione dell’impianto di biogas l’amministrazione comunale esprime un parere non vincolante, essendo la competenza ad individuare le aree non idonee prerogativa esclusiva dell’ente regionale, dall’altro è d’uopo mettere in evidenza il metodo poco democratico adottato dalla Regione Basilicata in merito alla vicenda in esame.
Infatti, mentre l’amministrazione comunale, pur non avendo un ruolo decisionale sulla questione, ha proceduto ad attivare una serie di incontri in merito con i cittadini residenti, con i comitati e le associazioni del borgo, procedendo anche alla loro audizione nella commissione ambiente e, da ultimo, dando spazio ai loro interventi nel succitato consiglio comunale del 29 gennaio 2024, in cui ha ribadito la non idoneità del sito ad ospitare un impianto di biogas (parere non vincolante), la Regione Basilicata a guida centrodestra, a cui va imputata la responsabilità politica della decisione, ha invece ritenuto di autorizzare la realizzazione dell’impianto senza alcun percorso di informazione e confronto preventivo con i cittadini del borgo, i quali sono stati completamente ignorati.
Viene quindi naturale chiedersi: come mai le manifestazioni di protesta dei residenti nel borgo fatte sotto il palazzo comunale con tanto di striscioni e con a capo i responsabili di Comitati e Associazioni assieme ai consiglieri comunali di opposizione non sono state attuate anche sotto il palazzo della Regione Basilicata, che ha rilasciato l’autorizzazione?
L’impianto di biogas nella zona industriale “La Martella” è dannoso per la salute dei cittadini del Borgo e per l’ambiente soltanto se la realizzazione è pubblica, mentre gli effetti sono irrilevanti se l’iniziativa è privata?
Trovo incomprensibile il silenzio su questa vicenda da parte delle forze politiche che si sono schierate in consiglio a favore dei cittadini e ora hanno evidentemente cambiato idea.
Personalmente sono favorevole alla c.d. economia circolare, quindi non sono pregiudizialmente contrario agli impianti di produzione di biogas, ma sono fermamente contrario, come nel caso specifico, alla localizzazione nelle vicinanze del Borgo La Martella, i cui cittadini in passato hanno subìto gravi pregiudizi sulla loro salute a causa di una gestione della discarica inadeguata.
In buona sostanza si tratta di programmare meglio, di scegliere luoghi più idonei, di anteporre, nelle decisioni, la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente.
La prossima primavera saremo chiamati alle urne per il rinnovo dell’amministrazione comunale e, in quell’occasione, i cittadini materani, ed in particolare quelli residenti nel borgo La Martella, potranno con il loro voto, se lo vorranno, dare un segnale a quelle forze politiche che non hanno tenuto in debita considerazione la loro netta contrarietà alla localizzazione dell’impianto dei biogas a ridosso del Borgo”.