Luigi Mascolo, Presidente dell’Associazione materana Casalnuovo Rinasce, in un comunicato stampa, dichiara:
“Cresce sempre più il discontento tra i residenti del rione Casalnuovo per una Amministrazione carente nella gestione di diversi elementi fondamentali a garantire la vivibilità del quartiere.
Proviamo ancora una volta ad elencarli.
Viabilità: oltre al parcheggio chiuso da 12 anni e ai cantieri insediati da lungo tempo, che sottraggono i pochi posti distribuiti lungo il percorso e rendono difficile la circolazione, si avverte il disagio causato dalla scarsa segnaletica.
Con l’avvio, seppur lento, dell’attività turistica si prevede un peggioramento della situazione.
Igiene e salute pubblica: in questi giorni si nota l’assenza di ditte per la pulizia di stagione.
L’erba ha invaso la via d’ingresso al quartiere e sta infestando anche gli alberi piantati dagli abitanti nel fosso retrostante la chiesa di San Rocco.
Ormai da 5 anni, per motivi inspiegabili e nonostante diverse segnalazioni, vico II Casalnuovo viene escluso dalla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti.
I cittadini sono inoltre preoccupati per la fuoriuscita di liquami da una parete che costeggia la strada che se trascurata potrebbe provocare problemi di igiene e di salute pubblica, oltre al rischio di crollo dello stesso muro come già avvenuto alcuni anni fa.
Infrastrutture e decoro urbano
Diverse volte sono stati segnalati i seguenti problemi: vicoli dal manto stradale dissestato, tombini occlusi, marciapiedi inesistenti o da risistemare, situazioni pericolose per la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei bambini, un esempio è rappresentato da pozzo della cisterna sita nel fosso retrostante la chiesa di San Rocco completamente aperto.
Al momento sembra che l’unica iniziativa intrapresa dall’Amministrazione Comunale sia quella di mandare i vigili urbani, con tanto di taccuino in mano, probabilmente per verbalizzare contravvenzioni ai residenti, colpevoli di parcheggiare lungo l’unico spazio disponibile rappresentato da uno dei lati di via Casalnuovo.
Siamo ormai consapevoli che anche questo ennesimo appello cadrà inascoltato.
La cosa più triste è il senso di rassegnazione a cui, poco per volta, goccia dopo goccia, ci hanno abituato i nostri ‘Disamministratori’; perdonate la licenza poetica ma definirli Amministratori non sembra consono al significato di parola.
La percezione diffusa è che si voglia rendere la vita nel quartiere sempre più difficile, come se la strategia sia quello di spingere i cittadini ad abbandonarlo e trasformare i Sassi in una grande Disneyland.
L’associazione, visto lo scarso risultato degli appelli precedenti, ha deciso di intraprendere iniziative più mirate coinvolgendo altre istituzioni quali Prefettura e ASL.
Nel frattempo, è in corso la preparazione dettagliata, attraverso elaborati fotografici e planimetrici, di un piano di riqualificazione da proporre ai futuri candidati alla guida della città”.