Trasmettiamo e pubblichiamo la dichiarazione di Pino Bollettino, segretario generale della Cisl Fp Basilicata:
“Con la recente rivisitazione del PIAO del Comune di Matera si sono poste le basi per una radicale riorganizzazione del personale/organico attestato al servizio di Welfare.
Sono state previste le trasformazioni contrattuali da tempo determinato a tempo indeterminato di 4 assistenti sociali, di 1 esperto PNRR nella progettazione sociale.
A tale tipologia di personale si aggiungono i professionisti che saranno assunti da questo Ambito Territoriale Sociale Urbano Città di Matera nell’ambito del progetto etero finanziato dal Governo.
Il Comune di Matera Ambito territoriale Sociale Urbano Città di Matera ormai da tempo sta mettendo in atto una serie di procedure che manifestato la chiara visione di un’Amministrazione territoriale che sta ponendo al centro delle proprie azioni le politiche di welfare, politiche orientate ai cittadini che abitano il nostro territorio.
Orientarsi sui cittadini e sui loro bisogni, senza discriminazione di stato sociale, genere religione, etnia, in un’ottica di pari opportunità di accesso ai servizi di welfare significa volgere lo sguardo non più miope a coloro che abitano un territorio producendo in esso non solo necessità, ma capitale umano, sociale, economico.
Dal “benessere” (dallo stato di salute bio-psico- sociale dei cittadini) di un territorio origina la ricchezza e l’economia positiva.
Nel determinare lo stato di benessere è necessaria la presenza di servizi dell’Ente locale strutturati con professionalità dedicate alla gestione delle politiche centrate sulla persona pronte ad accogliere le difficoltà, il disagio e la sofferenza che nella odierna società appartiene a tutti e non più correlabile alla sola condizione di vulnerabilità economica.
L’Amministrazione comunale di Matera ha dato prova di avere una visione progressista, orientata al problem solving attivandosi per definire l’organico delle professionalità da attestare ai servizi del welfare cittadino.
La norma nazionale stabilisce che all’interno degli ambiti territoriali sociali debbano essere presenti professionalità specifiche, assistenti sociali, psicologi, oltre che personale amministrativo che possa rendere attuabili tutti i provvedimenti ed interventi tecnici necessari per affrontare le continue e crescenti richieste di aiuto che quotidianamente con sempre maggiore modalità emergenziale vengono rappresentate ai servizi di welfare.
Gli assistenti sociali devono essere presenti in un rapporto professionista/popolazione 1 su 5.000, gli psicologi 1 su 10.000 con un contratto di full time.
Attualmente la strutturazione dei servizi al welfare della nostra città ricomprende un gruppo di professionisti pari a 10 assistenti sociali e tre psicologi, di cui a tempo pieno e indeterminato 2 assistenti sociali e tre psicologi.
Questo poderoso impegno economico, anche a carico delle casse dello Stato per le assunzioni etero finanziate, non può rimanere priva di una management stabile atteso che ad oggi è retto da una dirigenza ad interim oltre ad essere manchevole di un organigramma funzionale che permetta effettiva gestione delle innumerevoli funzioni delegate al settore.
È giunto il momento che unitamente alle risorse di personale specialistico si definisca un funzionarigramma adeguato e si valutino gli spazi fisici ove allocare funzionalmente e dignitosamente i professionisti chiamati a svolgere la delicata funzione”.