Matera preda dei vandali.
Solo pochi giorni fa si è levato il grido indignato dei cittadini, stanchi di vedere bistratto il patrimonio culturale della Città.
A destare scalpore lo scempio avvenuto nel sito rupestre “Cristo la Gravinella”, nei pressi di via San Pardo: nei luoghi che circondano la Chiesa sono state disegnate scritte rosse e nere tracciate con bombolette a spray.
Un’azione che non ha lasciato indifferenti i cittadini che si sono uniti per cancellare le scritte e restituire dignità alle storiche pareti che costeggiano la Chiesa rupestre.
Così questa mattina, un gruppo di giovani, ha dato il via ad un’azione civile spontanea, incontrandosi nel quartiere de “Il Quadrifoglio” per togliere lo scempio:
“Solo da eventi negativi può nascere una buona occasione di fermarsi per un secondo, riflettere e decidere di diventare attori nel cambiamento e sviluppo di una società rivolta al futuro.
A seguito di un incosciente atto di vandalismo a danno del parco rupestre annesso alla Chiesa di Cristo alla Gravinella a Matera (MT), alcuni cittadini non sono rimasti inermi dinanzi alla deturpazione di un pezzo di storia della nostra città, decidendo di muovere menti e braccia per ristabilire il lato incontaminato della rappresentazione storica delle origini di Matera.
Siamo quello che siamo oggi, grazie alle prime comunità monastico-pastorali che costruirono questi luoghi millenni fa e, cancellarli sarebbe come cancellare noi stessi”.
Il lavoro effettuato è stato il seguente:
“asportazione dello strato di vernice mediante la spazzolata manuale, un’operazione molto semplice ma efficace grazie all’azione delle future piogge che restituiranno l’ossidazione naturale della superficie di tufo”.
Nessuna modifica allo stato delle opere storiche, dolcemente strofinate.
Complimenti a questi giovani e a chi si è prodigato per aiutarli, restituendo valore storico alla nostra bella città.