Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Giovanni Angelino, Commissario Udc provincia di Matera:
“L’Amministrazione Comunale di Matera guidata dal sindaco Bennardi (dopo quasi un anno) si caratterizza esclusivamente attraverso la politica degli annunci sulla base di progetti già definiti e finanziati dalle amministrazioni precedenti.
Un esempio ci viene offerto in questi giorni dalle dichiarazioni del Sindaco sull’annosa vicenda del teatro Duni.
Conosciamo tutti la complessa storia di uno dei grandi contenitori culturali della città.
L’Amministrazione che ha preceduto quella guidata dal sindaco Bennardi (a trazione Movimento 5 stelle) aveva definito l’acquisizione al patrimonio comunale del teatro Duni con fondi del bilancio comunale e aveva anche ottenuto dalla Regione Basilicata, Presidente Marcello Pittella, il finanziamento di oltre 4 milioni e mezzo di euro di fondi europei per la ristrutturazione ed l’adeguamento dell’immobile.
L’attuale Consiglio comunale con il Bilancio 2020 ha inserito il progetto preliminare dell’opera, approvato dalla Giunta De Ruggieri, nell’elenco annuale delle Opere Pubbliche per l’annualità 2021.
Ci aspettavamo che, proprio in considerazione dei tempi stretti imposti dalle regole dei finanziamenti comunitari (la fine dei lavori deve essere effettuata entro il 2023) l’attuale amministrazione procedesse senza indugio alla gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva che è necessario per appaltare i lavori.
Apprendiamo invece dalle gioiose dichiarazioni del Sindaco Bennardi che il Comune di Matera intenderebbe utilizzare un progetto, “generosamente donato alla città” da un valente professionista che il sindaco ha incontrato appositamente, per procedere all’appalto entro questo mese di settembre.
Ora vogliamo sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica alcune considerazioni.
Innanzitutto occorre chiarire se il progetto “generosamente donato” sia un progetto definitivo, cioè un progetto in grado di essere appaltato sulla base delle norme che regolano gli appalti di opere pubbliche, cosa che in verità sembra del tutto improbabile.
Se pure si trattasse di progetto definitivo ancorché “generosamente donato” non si potrebbe assolutamente giustificare una procedura che prescinda dalla evidenza pubblica.
In altre parole l’Amministrazione Comunale se vuole ottenere un progetto anche “a titolo gratuito” è tenuta a rispettare la regola madre della gara pubblica per l’affidamento della progettazione.
Per la semplice ragione che tutti devono conoscere quali sono le intenzioni di un’Amministrazione pubblica per rispettare il principio della pubblicità e della pari opportunità.
Infatti, potrebbero esserci altri professionisti che intendono “donare” al Comune di Matera un progetto per la ristrutturazione del teatro Duni e questi ultimi hanno il diritto di sapere che il Comune vuole procedere attraverso una richiesta di una offerta gratuita, una sorta di sponsorizzazione.
Facciamo notare che tutto ciò non solo è puntualmente previsto dalle norme nazionali di derivazione comunitaria ma è contenuto esplicitamente nello stesso regolamento comunale per la disciplina delle sponsorizzazioni (Delibera Consiglio Comunale di Matera n. 23/2019).
Dunque in ogni caso le allegre dichiarazioni del Sindaco Bennardi circa la pubblicazione di un bando per l’appalto dei lavori entro settembre 2021 poggiano su basi totalmente malferme e in spregio a tutte le norme vigenti. Infatti, per appaltare i lavori è necessario:
1) indire una gara per la progettazione definitiva, anche se a titolo gratuito, con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa e concludere l’intero procedimento con la redazione del progetto con tuti i pareri degli Enti competenti, richiede almeno 140 giorni di tempo e con ciò siamo già arrivati almeno a febbraio 2022;
2) aggiornare il piano comunale delle opere pubbliche da parte del Consiglio comunale;
3) dopo questi passaggi sarà possibile appaltare i lavori che, volendo andare come i fulmini, si potrà fare non prima della metà dell’anno 2022. Con il rischio persino di non rispettare il termine lavori per il 2023.
Spieghi il sindaco Bennardi da dove ricava la sua baldanza circa la possibilità di appaltare i lavori addirittura entro settembre 2021 considerato che occorre passare attraverso la procedura di evidenza pubblica per l’affidamento della progettazione”.