Il segretario generale Fials Matera, Gianni Sciannarella, il segretario Fials Adms, Angelo Fracchiolla e il segretario aziendale Fials Matera, Marco Bigherati in una nota denunciano le criticità dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera:
“Abbiamo letto che la Commissione Regionale Pari Opportunità (CRPO) ha chiesto alla ASM di riattivare il servizio di parto analgesia al Madonna delle Grazie che è interrotto ufficialmente dall’1 Agosto 2020 ma che già da Marzo 2020 andava avanti solo grazie all’impegno di alcuni anestesisti che lavoravano a prestazioni aggiuntive, ma purtroppo sono tantissime le criticità che attanagliano il nostro nosocomio.
Come sono tantissime le richieste e le segnalazioni che ci arrivano da cittadini disperati che non riescono a prenotare esami o visite mediche ambulatoriali perché la procedura prevede che si devono eseguire solo esami che hanno una richiesta urgente o prioritaria.
Purtroppo sono ferme tutte le prestazioni di routine e tanti ambulatori non sono ripartiti, così come sono bloccate le visite mediche pre-operatorie.
Le attività operatorie sono dimezzate anche per la carenza di anestesisti ed è per questo che la ditta che gestisce la centrale di sterilizzazione attiverà la CIG per 11 lavoratori.
Le criticità riguardano non solo la grave carenza di medici, infermieri, ostetriche, tecnici, oss ma anche la carenza di materiali, come guanti monouso, tutto a discapito della sicurezza dei lavoratori.
Diversi sono i reparti dove si registrano le situazioni più critiche.
Pensiamo alle aree ‘limbo’, dove i lavoratori si devono bardare sempre alla ricerca di DPI (dispositivi di protezione individuale) che scarseggiano e senza una guida perché essendo reparto multidisciplinare dipendono da tutti e da nessuno, con turni spesso massacranti.
Criticità sono segnalate anche al reparto di Ginecologia e Urologia dell’ospedale di Matera, reparto unico in Italia perché di solito alla ginecologia è associata la ostetricia, invece a Matera l’Asm ha accorpato Ginecologia con Urologia, con gravi problemi per i pazienti e per il personale in servizio.
Difficoltà si registrano anche nel reparto Ostetricia dell’ospedale Policoro dove le ostetriche fanno doppi turni da 12 ore per fronteggiare le carenze di personale.
Occorre inoltre ricordare i problemi del Pronto Soccorso e della Rianimazione, due reparti che ogni giorno, a fronte di gravi carenze di organico, devono fronteggiare situazioni gravi e meno gravi con personale ridotto all’osso.
Basta ricordare che gli infermieri del triage sono da soli e devono eseguire tutte le operazioni infermieristiche.
Inoltre poichè al Pronto Soccorso si accede solo previo pre triage al citofono è diventata ormai una consuetudine trovarsi di fronte a cittadini indignati.
Vogliamo inoltre sottolineare che i lavoratori della sanità, i cosiddetti eroi, non hanno ancora percepito il tanto decantato bonus COVID promesso dalla Regione Basilicata.
Per tutte le criticità segnalate crediamo che si debba intervenire tempestivamente per garantire buoni livelli di sicurezza, di pari opportunità ed investire in assunzioni di personale, prima che i professionisti scappino via e con loro anche i pazienti che si stanno già rivolgendo alla vicina Puglia”.